Selvaggia Lucarelli, Provo a spiegare cosa sta succedendo in Lombardia, in particolare a Milano, vist… su Instagram delizia i suoi fan
Selvaggia Lucarelli, la regina incontrastata dei gossip italiani! Sempre pronta a scatenare polemiche e suscitare scalpore con le sue dichiarazioni taglienti e senza peli sulla lingua. Chi ha bisogno di riviste di gossip quando c’è lei a tenere alta la temperatura dei pettegolezzi?
Con il suo sarcasmo irresistibile e il suo stile unico, Selvaggia ha conquistato il cuore degli italiani, diventando un’icona della provocazione sui social media e in televisione. Non c’è personaggio pubblico che possa dormire sonni tranquilli quando la Lucarelli è in agguato con i suoi tweet infuocati e le sue analisi impietose.
Ma dietro il suo atteggiamento da tigre in agguato si nasconde una donna dalla sensibilità e intelligenza straordinarie, capace di mettere a nudo le ipocrisie della società con eleganza e determinazione. Insomma, Selvaggia è come un bicchiere di champagne: frizzante, elegante e irresistibile.
Quindi preparatevi a sgranocchiare pop corn e a godervi lo spettacolo, perché con Selvaggia Lucarelli la noia è un optional e la risata è assicurata!
Selvaggia Lucarelli e… Provo a spiegare cosa sta succedendo in Lombardia, in particolare a Milano, vist…
Al momento, la Lombardia, in particolare Milano, si trova in una situazione critica a causa della diffusione del COVID-19. La regione ha registrato un numero significativo di casi positivi al virus, con un aumento costante dei contagi e dei ricoveri ospedalieri. Le strutture sanitarie si trovano sotto pressione a causa dell’elevato numero di pazienti che necessitano di cure intensive.
Le autorità locali stanno adottando misure drastiche per cercare di contenere la diffusione del virus, come la chiusura di attività commerciali non essenziali e l’obbligo di indossare la mascherina in luoghi pubblici. Tuttavia, la situazione rimane critica e il personale sanitario è estremamente provato dalla situazione.
È fondamentale che la popolazione rispetti le misure preventive e si impegni a fermare la diffusione del virus per proteggere la propria salute e quella degli altri.
Selvaggia Lucarelli delizia i fan
Provo a spiegare cosa sta succedendo in Lombardia, in particolare a Milano, visto che i giornali sembrano piuttosto distratti e che Draghi viene applaudito dai giornalisti altrettanto distratti. Lo stesso nonno Draghi che pare vivere su Giove e pensa di allargare l’obbligo di tamponi a chi non ha la terza dose. Come no. Glielo spiego io come siamo messi qui con i tamponi, visto che mentre la maggior parte dell’Europa ha giocato d’anticipo con Omicron e fa tamponi gratuitamente, in vari punti di paesi e città, qui la situazione è già implosa mentre Omicron si è appena affacciato. Figuriamoci dopo le feste.
È in atto la tempesta perfetta: fuori dalle farmacie in fila per i tamponi al momento si concentrano: i no vax che devono tamponarsi ogni due giorni per lavorare. I bambini che sono stati in classe con positivi, genitori inclusi. Persone che hanno il sospetto di essere positive perchè sono state in contatto con i numerosi positivi da Omicron. Persone che devono andare a cena con parenti e vogliono un tampone di controllo (illudendosi di poter stare tranquille).
Il risultato sono file enormi, ore di attesa al gelo, persone che non riescono a comprare neppure le medicine.
I farmacisti sono sfiniti, pressati, insultati di persona e al telefono. Dovrebbe essere Natale anche per loro. Alcuni sono crollati.
Poi ci sono le persone che hanno sintomi. Il sistema dei tamponi fai da te si sta rivelando molto fallace. Tantissime persone anche di mia conoscenza avevano febbre e tosse ma al rapido erano negative. Invece erano positive. I tamponi rapidi sono introvabili in farmacia. Chi ha sintomi non può andare a fare il tampone in farmacia. Può andare ai drive in ma c’è chi sta male e non ce la fa, chi non ha la macchina. Inoltre ci sono file che in molti casi bloccano interi isolati (Buzzi e San Paolo per esempio) e si può stare anche 6 ore in attesa.
Si chiama il medico di base che dovrebbe poter prenotare il tampone ma il portale é andato in tilt. Morale: se hai il Covid con febbre e magari principio di polmonite puoi impiegare giorni per fare un molecolare. Si è completamente abbandonati. Vi ricorda qualcosa? (…)
(Continua LINK IN BIO O NELLE STORIE)
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Dai lettori
Ma guarda un po’ che situazione ci ritroviamo a Milano! Draghi pensa di allargare l’obbligo dei tamponi a chi ha già la terza dose, ma qui la gente fa file enormi per tamponarsi ogni due giorni. C’è chi ci va per lavoro, chi per una cena con i parenti, chi per un controllo illusorio. E intanto i farmacisti sono al limite, sfiniti e insultati.
E non c’è da fidarsi neanche dei tamponi rapidi, perché molte persone con sintomi risultano negativi. Inoltre i drive in sono un’odissea, con code interminabili che bloccano interi isolati. E il medico di base non riesce a prenotare un tampone, il portale è in tilt. Insomma, se hai il Covid qui a Milano rischi di impiegare giorni per il tampone. C’è da sentirsi abbandonati, proprio come negli episodi passati. Ma ci sa fare, Draghi! Applausi, applausi! ?
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