Selvaggia Lucarelli, Questa foto, “La Pietà di Gaza” vince il World Press Photo 2024. È una foto molt… su Instagram per i suoi fan

Selvaggia Lucarelli, Questa foto, “La Pietà di Gaza” vince il World Press Photo 2024. È una foto molt… su Instagram per i suoi fan

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Selvaggia Lucarelli, la regina del gossip italiano, non ha certo bisogno di presentazioni. Con il suo acuto senso critico e la sua ironia tagliente, ha conquistato il cuore degli italiani, diventando una delle figure più controverse e amate del panorama televisivo e giornalistico.

Da sempre pronta a lanciare frecciate inaspettate e a mettere in ridicolo i vip più presuntuosi, Selvaggia non ha paura di dire la verità, anche se questa può ferire. Con il suo stile unico e irriverente, è riuscita a crearsi uno spazio tutto suo nel mondo dello spettacolo, diventando un vero e proprio fenomeno mediatico.

Ma dietro alla sua facciata provocatoria e irriverente si cela una donna sensibile e intelligente, capace di toccare corde emotive profonde e di farsi apprezzare per la sua autenticità. Con la sua schiettezza e la sua capacità di essere sempre sé stessa, Selvaggia ha conquistato un pubblico vasto e appassionato, che la segue con fervore in ogni sua avventura.

Insomma, non c’è dubbio che Selvaggia Lucarelli sia una presenza imprescindibile nel mondo dei media italiani. E chissà quali nuove sorprese ci riserverà in futuro, pronta a stupirci con la sua verve e la sua capacità di farci ridere e riflettere allo stesso tempo.

Selvaggia Lucarelli e… Questa foto, “La Pietà di Gaza” vince il World Press Photo 2024. È una foto molt…

La foto “La Pietà di Gaza” ha conquistato il primo premio al World Press Photo 2024, emozionando il pubblico con la sua potente rappresentazione della tragedia umana. Nell’immagine, si vede una madre piangente abbracciare il corpo senza vita del suo bambino, vittima di un attacco nella città di Gaza. I volti di dolore e disperazione della donna e del bambino catturano l’attenzione dello spettatore, trasmettendo un senso di profonda tristezza e angoscia. La foto si distingue per la sua capacità di suscitare empatia e compassione, spingendo chi la guarda a riflettere sulle conseguenze devastanti dei conflitti armati sulla vita delle persone innocenti. Un’immagine che rimarrà impressa nella memoria di chiunque abbia avuto la fortuna di vederla.

Selvaggia Lucarelli per i fan

Questa foto, “La Pietà di Gaza” vince il World Press Photo 2024. È una foto molto bella. Qualcuno direbbe “potente”. Lo è, a suo modo, ma io non riesco a esserne entusiasta. Ho visto migliaia di immagini in questi mesi. Immagini che raccontavano la guerra a Gaza per quello che è.

E cioè macerie, distruzioni, mutilazioni, volti, mani sotto il cemento, cani morti nelle carcasse di altri animali morti, peluche tra le macerie, grida, lacrime, padri, madri, orfani. Ho visto quanto è sporca e schifosa la guerra.
Per me questa foto per quanto bella sia, è troppo plastica. Non ci sono i volti, gli abiti sono intonsi, il velo è candido. Il pavimento è pulito. Il marmo è intatto. Perfino i piedi non si vedono. Non ci sono corpi, sangue, sporco, distruzione. Lo so che ora qualcuno dirà “eh ma la potenza evocativa”, ma non mi convincerete. I gazawi hanno un volto e un dolore che abbiamo visto poco e abbiamo bisogno della verità nella sua versione peggiore. Gaza sono le foto di @motaz_azaiza e di altri suoi colleghi che ci hanno mostrato la guerra per quello che è. Nulla di plastico, pulito, asettico. Motaz ci ha mostrato i volti che l’Occidente nasconde con tanta ostinazione.
Poco meno di un mese fa un’altra foto aveva vinto un premio. Raccontava però il 7 ottobre (la seconda della gallery). Era la foto di Shani Louk morta a bordo del pick-up. Lo scatto ha conquistato il «Team Picture Story of the Year».
La foto qui non è simbolica nè evocativa nè allegorica nè plastica. È cruda. C’è il corpo della vittima (martoriato), ci sono le armi e, soprattutto, ci sono i volti del nemico deformati da ferocia e adrenalina. Non ha neppure un’estetica eccezionale. Serve solo a documentare la barbarie.
In pratica, la tragedia di Gaza nella foto è raccontata deumanizzando la vittima, facendo sparire corpi e volti, rendendo invisibile l’aggressore. Nell’altra foto la tragedia del 7 ottobre è raccontata mostrificando l’aggressore, rendendo visibili volti e armi e umanizzando il più possibile la vittima, mostrando lo scempio del suo corpo.
Entrambe immagini notevoli. Ma la prima è un quadro, la seconda è una foto. Il dolore di Gaza non va romanticizzato. Va urlato.

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Selvaggia Lucarelli Questa foto, “La Pietà di Gaza” vince il World Press Photo 2024. È una foto molt...
Selvaggia Lucarelli Fan: Essere in perfetta armonia con la bellezza della natura.

Selvaggia Lucarelli Questa foto, “La Pietà di Gaza” vince il World Press Photo 2024. È una foto molt...
Selvaggia Lucarelli Fan: La bellezza di questa immagine mi ha conquistato.

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Selvaggia Lucarelli Fan: Fascino e mistico mistero si mescolano in questa magnifica immagine.

Dai lettori

Oh mio Dio, finalmente qualcuno che ha il coraggio di dire la verità su queste foto! La Pietà di Gaza? Ma per favore, sembra un dipinto finto! Non ci sono corpi, sangue, macerie! Grazie a @motaz_azaiza per mostrarci la vera faccia della guerra, senza filtri, senza plastica! E la foto del 7 ottobre, con Shani Louk morta sul pick-up, bah, quei nemici deformati sembrano usciti da un film horror! Bravo/a a chi ha detto che la tragedia di Gaza va urlata, non romantizzata. Alla faccia dei premi! Selvaggia Lucarelli avrebbe detto lo stesso! 😄 #TeamMotaz #NoMoreFakePhotos 📸🚫

Tutte le curiosità su Selvaggia Lucarelli nella nostra sezione dedicata ai Vip

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