Selvaggia Lucarelli, Scusate ma ho recuperato con colpevole ritardo la puntata di Non è l’Arena da Mo… su Instagram delizia i suoi fan

Se c’è una cosa che Selvaggia Lucarelli sa fare alla perfezione, oltre a scatenare polemiche sui social, è far divertire il pubblico con il suo sarcasmo tagliente e la sua ironia pungente. Conosciuta per le sue opinioni senza peli sulla lingua e la sua capacità di scatenare discussioni infinite, Selvaggia è una vera e propria Regina del gossip.

Nata per far parlare di sé, Selvaggia ha il potere di dividere il pubblico in due: c’è chi la ama per la sua schiettezza e chi la odia per le sue freddure micidiali. Ma una cosa è certa: nessuno può dire di non conoscerla. La sua presenza sui social è un vero e proprio tornado di post polemici, meme divertenti e opinioni al vetriolo che non lasciano mai indifferenti.

Ma dietro la facciata di “regina del gossip” c’è una donna intelligente, brillante e capace di andare dritta al punto senza tanti giri di parole. Selvaggia è un concentrato di personalità spigolosa e carisma incontenibile, capace di far ridere e riflettere al tempo stesso.

Quindi, se vuoi seguire qualcuno capace di mettere un po’ di pepe nella tua vita e farti ridere fino alle lacrime, Selvaggia Lucarelli è la scelta perfetta. Preparati a essere travolto dal suo mondo fatto di gossip, sarcasmo e tante risate.

Selvaggia Lucarelli e… Scusate ma ho recuperato con colpevole ritardo la puntata di Non è l’Arena da Mo…

Scusate ma ho recuperato con colpevole ritardo la puntata di Non è l’Arena da Mo, ma devo dire che ne è valsa veramente la pena. Le tematiche affrontate, la profondità delle analisi e l’approccio diretto e senza filtri di Massimo Giletti mi hanno veramente colpito.

Sono rimasto col fiato sospeso durante i confronti tra gli ospiti, le testimonianze emozionanti e i servizi di inchiesta che hanno portato alla luce verità scomode e sottovalutate.

Nonostante il ritardo nel guardarla, sono contento di aver avuto l’opportunità di confrontarmi con realtà talmente complesse e importanti. Non vedo l’ora di recuperare le prossime puntate e continuare a seguire un programma che riesce a toccare corde così profonde e a stimolare una riflessione critica sulla realtà che ci circonda.

Selvaggia Lucarelli delizia i fan

Scusate ma ho recuperato con colpevole ritardo la puntata di Non è l’Arena da Mosca e per chi se la fosse persa vado a riassumerla per punti:

Giletti va a Mosca per raccontare la guerra vista da Mosca a Mosca come ha raccontato la guerra vista dall’Ucraina in Ucraina come ha raccontato la guerra vista dagli studi di Non è l’Arena dagli studi di Non è l’Arena: non capendoci un cazzo.

2) Giletti mostra il Cremlino e la Piazza rossa alle sue spalle con lo stupore dell’archeologo che apre per la prima volta la tomba di Ramsete II e ce li mostra come se nessuno li avesse mai visti. Io c’ho pure l’accendino con l’immagine del Cremlino, se lo sa mi promuove inviata in trincea.

3) Per rimarcare la vicinanza tra Italia e Russia Giletti sottolinea più volte che il Cremlino è stato progettato anche da architetti italiani. Se è per questo c’è pure una pizzeria a Pyongyang, questo rivela una forte vicinanza tra l’Italia e la Corea del Nord.

4) Giletti annuncia che inizia a raccontare cosa sta succedendo in Russia dalla Russia collegandosi con Cacciari dalla Calabria, roba che uno si chiede se a sto punto non fosse più facile raccontare la Russia assieme a Cacciari da Catanzaro. O se a Odessa ci siano navi cariche di soppressata e peperoncino calabrese ferme in porto, sotto al sole, col rischio che esplodano tipo porto di Beirut. In quel caso la Calabria c’entra.

5) Giletti dice che il povero Salvini è criticato perché parla di pace aspettandosi la difesa d’ufficio di Cacciari dal suo amico Salvini, invece Cacciari a sorpresa dà a Salvini del cazzaro. Giletti ha il primo calo di insulina, ma camuffa bene. (Continua nel link in bio o nelle storie)

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Dai lettori

Ebbene sì, finalmente è arrivata la puntata di Non è l’Arena direttamente da Mosca, dove Giletti sembrava un archeologo alla scoperta del Cremlino e della Piazza Rossa, come se fosse la sua prima volta. Ma tranquilli, io ho l’accendino con l’immagine del Cremlino, quindi mi aspetto presto una promozione a inviata in trincea.

Poi, per sottolineare la vicinanza tra Italia e Russia, Giletti ci informa che il Cremlino è stato progettato anche da architetti italiani. Ma dai, così come c’è una pizzeria a Pyongyang che rivela una forte connessione tra Italia e Corea del Nord.

E poi, la chicca della serata: Giletti collega con Cacciari dalla Calabria per parlare della Russia, tanto che uno si chiede se non fosse più facile farlo da Catanzaro. E infine, Cacciari sorprende tutti dando del “cazzaro” a Salvini. Giletti ha avuto un calo di insulina, ma è riuscito a camuffarlo bene. Genio! ? #NonÈlArena #Mosca #GilettiInTrincea #SalviniCazzaro

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