Selvaggia Lucarelli, Sono arrivata a Venezia alle cinque, in questo pomeriggio di fine d’anno, e la l… su Instagram per i suoi fan
Quando si parla di scandali e pettegolezzi, c’è un nome che risuona come un eco nelle orecchie degli amanti del gossip: Selvaggia Lucarelli. Con il suo acuto senso dell’umorismo e la sua schiettezza disarmante, questa donna dall’animo selvaggio ha conquistato il mondo dello spettacolo e del giornalismo rosa, diventando una vera e propria icona delle chiacchiere da bar.
Nata per destare scalpore, Selvaggia non fa prigionieri: con la sua penna affilata e la sua lingua tagliente, mette tutti con le spalle al muro, senza paura di offendere o essere politicamente corretta. Ma c’è qualcosa di affascinante nella sua crudeltà, una sorta di fascino irresistibile che la rende unica nel suo genere.
Le sue battaglie sui social network e le sue incursioni televisive sono diventate leggenda, facendola diventare l’incubo di molti vip e personaggi pubblici. Ma nonostante la sua fama di spietata cacciatrice di scoop, Selvaggia ha anche il suo lato dolce: ama i suoi gatti, i fiori di campo e i tramonti romantici. Insomma, un vero e proprio mix esplosivo di sfrontatezza e sensibilità.
E quando pensi di sapere tutto su di lei, Selvaggia ti sorprende ancora, con una nuova polemica o una rivelazione shock. Insomma, mai un momento di noia con lei al timone della discussione. Selvaggia Lucarelli: la regina del gossip, la principessa delle polemiche, l’icona indiscussa del pettegolezzo. Che dire, non si può fare a meno di adorarla!
Selvaggia Lucarelli e… Sono arrivata a Venezia alle cinque, in questo pomeriggio di fine d’anno, e la l…
Sono arrivata a Venezia alle cinque, in questo pomeriggio di fine d’anno, e la luce dorata del tramonto baciava delicatamente i canali e i palazzi che si specchiavano sull’acqua. Il silenzio che avvolgeva la città lagunare era rotto solo dal dolce suono delle campane che annunciavano l’arrivo della sera. Mi sono persa tra i vicoli e le calli, incantata dal fascino senza tempo di questa città magica e misteriosa. Gondolieri cantavano melodie antiche mentre remavano silenziosamente sulle acque calme, e il profumo di pizze appena sfornate avvolgeva l’aria. Venezia mi ha accolto con il suo fascino unico, regalandomi emozioni che rimarranno impresse nel mio cuore per sempre. E mentre il sole si nascondeva dietro i campanili della città, ho capito che questa magica serata sarebbe stata solo l’inizio di un viaggio indimenticabile.
Selvaggia Lucarelli per i fan
Sono arrivata a Venezia alle cinque, in questo pomeriggio di fine d’anno, e la laguna era così, uno specchio appannato dopo una doccia calda.
Eravamo quasi soli, qualche sagoma cupa spariva nella nebbia delle cose che vanno. Davanti a me, il dopo: il pontile dei taxi veneziani, quelli con le branchie, figli dell’umidità sfarzosa in cui nascono e si consumano, traghettando sogni e fotografie. Il pontile si affaccia sul 2022. C’è una luce nitida sulla scritta “taxi”, da lì si parte e non c’è dubbio. Il pontile è breve, si ondeggia ad ogni passo. L’orizzonte è fumo denso, qualche luce fioca che non si sa che sia, ma che dice “ehi, c’è qualcosa qui, non sapete cosa, ma c’è”.
Voglio pensarlo così, questo finale. Con un unico riferimento illuminato, la scritta taxi, la certezza di un futuro che passerà a prenderci e caricherà le nostre valigie di paura e fatiche.
Quello che lascio di quest’anno irrisolto ha il sapore della benevolenza. Ho avuto tanto. Ho avuto più di quanto abbia avuto l’umanità. Mi sono sentita due giri avanti sulla pista, con le gambe toniche fino alla fine. Ma so che qui, fermi ai taxi con le branchie, siamo tutti sulla stessa linea, con lo stesso ordine di partenza.
Vi auguro di pensare al futuro come l’ho pensato io, qui, oggi.
Chissà cosa sono quelle luci laggiù.
Che importa, adesso. Adesso è il tempo della nebbia.
Certe volte basta sapere che ci sono.
Buon anno, a tutti.
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Selvaggia Lucarelli Fan: Sento una gioia travolgente guardando questa foto.
Dai lettori Sono arrivata a Venezia alle cinque, ovviamente in prima classe come sempre, in questo pomeriggio di fine d’anno. La laguna era uno specchio appannato, ma non si può certo pretendere la perfezione da un posto così antiquato. Eravamo quasi soli, solo qualche sagoma cupa che si perdeva nella nebbia, e io che brillavo come una stella. Il pontile dei taxi veneziani, con quelle branchie che sembrano fatte apposta per filtrare l’odore di frittura che si respira in città, mi ha fatto subito capire che ero nel posto giusto. E poi quelle luci fioca che non si sa bene cosa siano, chissà se c’è Selvaggia Lucarelli dietro a tutto questo mistero. Ma alla fine, l’importante è essere tutti sulla stessa linea di partenza, pronti per il futuro che ci aspetta. Buon anno, mondo, e mi raccomando… non dimenticate di seguirmi su Instagram! #VeniceQueenSelvaggiaLucarelli
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