Sentenza riconosce risarcimento per danni da vaccino a una donna

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Sentenza storica che farà discutere. Si tratta di una decisione che riconosce il nesso tra vaccini (in questo caso quello quadrivalente) e una grave patologia (un’encefalopatia che causa crisi epilettiche).

Una sentenza diventata definitiva dopo la conferma dello scorso novembre della Corte d’Appello civile di Milano della decisione con cui il Tribunale di Vigevano aveva condannato il Ministero della Salute a versare l’indennizzo a una donna, ora 42enne, che a 6 mesi era stata vaccinata.

La vicenda

La vicenda risale al 1975 e riguarda una donna della provincia di Pavia che circa sei mesi dopo la nascita venne vaccinata. Sembra che la neonata cominciò a stare male e ad avere crisi epilettiche sempre più frequenti che si sono aggiunte ad altre problematiche di grave disabilità (anche per queste ha un altro tipo di indennità). Otto anni fa, nel 2009, è stato diagnosticato che l’encefalopatia era dovuta al vaccino quadrivalente alla quale era stata sottoposta. Così il padre, nominato amministratore di sostegno, decise di fare causa al ministero della Salute.

Una causa durata 42 anni

In primo grado, in vista della sentenza con cui nel 2013 era stato riconosciuto il diritto all’indennizzo, venne disposta una consulenza tecnica d’ufficio ora “sposata” anche dalla Corte d’Appello sezione lavoro di Milano e nella quale si sostiene che la vaccinazione “resta l’ipotesi (…) altamente più probabile” della causa della malattia che ha colpito fin da allora la neonata e che si è sviluppata portandola, come ha detto il legale, ad avere “crisi tutti i giorni”. Il ministero è stato condannato a versare l’indennizzo previsto dalla legge: dal marzo 2009 fino ad oggi 863 euro mensili e dal luglio 1976 al febbraio del 2009 il 30 per cento di tale importo.

Il Codacons, segnala che dalla banca dati europea spuntano 8.409 casi di sospette reazioni avverse tra il 2012 e il 2017 e per tanto annuncia un nuovo esposto alla magistratura contro l’Aifa.

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