Separazione e casa all’ex moglie: quali spese deve pagare il marito
Dopo una separazione, il giudice assegna la casa all’ex moglie. Ma chi dei due deve pagare le spese di condominio?
E giù contestazioni su chi deve versare gli oneri all’amministratore e, in particolare, quelli relativi all’ordinaria e alla straordinaria gestione.
La Cassazione è intervenuta con una sentenza. Il titolare del diritto di abitazione ossia l’assegnatario della casa che non ne è proprietario deve versare le sole spese di amministrazione e di manutenzione ordinaria del condominio. Il proprietario della casa invece deve invece provvedere alle spese straordinarie come quelle necessarie alla conservazione e al godimento dell’edificio.
A dovere pagare le spese per i lavori dell’edificio non è il coniuge cui è assegnato l’immobile, ma il proprietario.
Su di lei le spese ordinarie
Se l’ex moglie va a vivere nella casa di proprietà esclusiva del marito, lei deve pagare le spese condominiali ordinarie ed, in generale, tutte le spese connesse all’utilizzazione del bene, e quindi le utenze domestiche, i canoni di abbonamento alla televisione, la tassa per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani.
Al marito i costi straordinari
Per quanto riguarda le spese straordinarie sia quelle inerenti ad un eventuale mutuo contratto per l’acquisto dell’immobile queste continuano invece a gravare sul marito in quanto titolare del diritto di proprietà o di diritto reale.
Nessuno dei due coniugi dovrà invece pagare l’Imu. Dal 2014, la casa familiare assegnata al coniuge, a seguito di provvedimento di separazione legale, annullamento, scioglimento o cessazione degli effetti civili del matrimonio è esclusa dall’imposta sugli immobili.