Sequestrati oltre 500 mila euro a due imprenditori a Cagliari

Sequestrati oltre 500 mila euro a due imprenditori a Cagliari

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La Guardia di Finanza ha sequestrato oltre 500mila euro di beni a due imprenditori cinesi, bloccando conti correnti e veicoli. Le indagini hanno rivelato che gestivano due società apparentemente separate, ma in realtà connesse. Entrambe erano in grave difficoltà finanziaria, accumulando debiti milionari con l’erario. Gli imprenditori avrebbero compiuto azioni illecite per evitare il fallimento delle aziende, come la sottrazione di merci per autoriciclarsi. Questa operazione ha portato all’indagine dei militari e al sequestro dei beni, riscontrando gravi reati di evasione fiscale e ostacolo alla giustizia.

Sequestro di beni per oltre 500mila euro a due imprenditori cinesi

La Guardia di Finanza ha eseguito un importante sequestro di beni del valore di oltre 500mila euro nei confronti di due imprenditori cinesi. Le Fiamme Gialle hanno bloccato undici conti correnti e sette veicoli appartenenti a una società di commercio al dettaglio di ferramenta, vernici, vetro piano e materiale elettrico e termoidraulico con sede a Sestu.

L’operazione condotta dal Nucleo di polizia economica e finanziaria della Guardia di Finanza ha portato alla luce una serie di irregolarità legate all’attività imprenditoriale dei due asiatici. Sia la ditta individuale che la srl, entrambe gestite dai due imprenditori, erano sostanzialmente la stessa realtà aziendale, nonostante fossero formalmente distinte.

Le autorità hanno scoperto che entrambe le società erano in grave difficoltà finanziarie, con debiti che ammontavano a oltre 3 milioni di euro nei confronti dell’erario. Inoltre, i due imprenditori sono stati accusati di aver commesso diverse irregolarità, tra cui la sottrazione di merci dalla ditta individuale per trasferirle alla srl al fine di rivenderle, configurando il reato di autoriciclaggio.

Le azioni illecite messe in atto dagli imprenditori hanno causato danni ingenti e hanno ostacolato il corretto svolgimento delle procedure fallimentari e liquidative delle società coinvolte, evidenziando una grave violazione delle norme fiscali e contabili.

Sequestro di beni da parte della Guardia di Finanza a due imprenditori cinesi

La Guardia di Finanza ha sequestrato beni per un valore superiore a 500mila euro a due imprenditori cinesi operanti in una società di commercio al dettaglio a Sestu. Undici conti correnti e sette veicoli sono stati bloccati, riconducibili alla società attiva nel settore della ferramenta, vernici, vetro piano e materiale elettrico e termoidraulico.

Le indagini condotte dal Nucleo di polizia economica e finanziaria hanno evidenziato che i due imprenditori gestivano una ditta individuale e una srl, entrambe connesse e con evidenti problemi finanziari. Il debito nei confronti dell’erario superava i 3 milioni di euro, con gravi irregolarità e omissioni fiscali.

Secondo quanto emerso dalle indagini, i due imprenditori avrebbero trasferito merci per oltre 500mila euro dalla ditta individuale alla srl, con l’intento di rivenderle e ostacolare la ricostruzione della loro provenienza. Questo comportamento è stato considerato come reato di autoriciclaggio.

La Guardia di Finanza ha quindi agito per bloccare i beni e i conti correnti dei due imprenditori cinesi, mettendo in luce le pratiche illegali messe in atto per evitare il fallimento delle loro attività.

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