Sequestri all’Aeroporto di Alghero: 154 kg di Prodotti Alimentari Ritirati in Tre Mesi

Sequestri all’Aeroporto di Alghero: 154 kg di Prodotti Alimentari Ritirati in Tre Mesi

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Sequestro di Alimenti all’Aeroporto di Alghero: Ecco i Dati Shock del 2025

ALGHERO (ITALPRESS) – L’Aeroporto di Alghero ha registrato un significativo aumento nei sequestri di alimenti, con ben 154 chilogrammi di prodotti confiscati nei primi tre mesi del 2025. Questo intervento è frutto dei controlli rigorosi effettuati dai Funzionari dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli di Sassari, in collaborazione con la Guardia di Finanza della Compagnia di Alghero.

I controlli principalmente mirano a prodotti sia di origine vegetale che animale. Tra gli alimenti sequestrati figurano carne, semi, frutta tropicale e verdura, molti dei quali in cattivo stato di conservazione e privi di etichettatura che attestasse l’origine e la specie. La mancanza della necessaria certificazione fitosanitaria pone seri rischi sia per la salute pubblica che per l’ambiente.

Un Rischio Per la Salute Pubblica e l’Agricoltura Locale

Molti di questi alimenti sono stati trovati nei bagagli di passeggeri provenienti da diverse parti del mondo, con un aumento delle segnalazioni da paesi come Senegal, Nigeria, Bangladesh, Congo, Cina, Albania, Perù, Filippine e Repubblica della Guinea. Questi prodotti vengono confiscati per prevenire l’introduzione di organismi nocivi e agenti patogeni che potrebbero infestare le coltivazioni autoctone, rappresentando così una minaccia per l’agricoltura locale.

“Questi sequestri sono fondamentali per garantire la sicurezza alimentare e il benessere dell’ambiente,” ha dichiarato il Direttore Generale dell’Agenzia delle Dogane, Mario Benotti. “La nostra collaborazione con le Forze di Polizia è essenziale per mantenere elevati standard di controllo e prevenzione.”

Una parte significativa dei prodotti sequestrati è custodita in spazi appositamente predisposti presso l’aeroporto in attesa di analisi igienico-sanitarie condotte dal fitopatologo dell’Assessorato Agricoltura e Riforma Agropastorale della Regione Autonoma della Sardegna. La carne sequestrata viene confiscata e smaltita in modo sicuro. Infatti, l’introduzione nel territorio nazionale di semi e vegetali non controllati può causare seri danni, inclusa la contaminazione delle produzioni locali.

Fra le principali preoccupazioni legate all’introduzione di vegetali e semi non certificati vi è il rischio di infestazione da parte di organismi nocivi che potrebbero non solo compromettere la biodiversità ma anche provocare danni ingenti all’economia agricola. Secondo un rapporto del Ministero della Salute, “l’innesco di malattie infettive attraverso alimenti privi di controllo sanitario è una seria minaccia per la salute pubblica.”

Controlli Rigorosi per un Futuro Sicuro

Il divieto di introdurre prodotti di origine animale privi di certificazione sanitaria è attuato con rigore, per mitigare il rischio di diffusione di malattie infettive. In passato, l’Italia ha dovuto affrontare gravi focolai di malattie legate all’immissione di prodotti non controllati. “La salute pubblica è la nostra priorità; ogni passeggero deve essere consapevole delle conseguenze di viaggiare con alimenti che non rispettano le normative vigenti,” ha affermato un ufficiale della Guardia di Finanza.

Il lavoro sinergico tra diverse istituzioni è dunque indispensabile. L’Agenzia delle Dogane e i Finanzieri continuano a potenziare i controlli grazie a risorse informatiche avanzate che permettono una gestione efficace delle informazioni sui voli e sui passeggeri. Questa operazione non solo garantisce la sicurezza alimentare, ma promuove anche la tutela delle risorse naturali del nostro Paese.

In attesa di nuovi sviluppi, il monitoraggio dell’Aeroporto di Alghero continuerà a rappresentare una frontiera fondamentale nella protezione del nostro patrimonio agronomico e della salute pubblica, assicurando che solo prodotti sicuri e certificati entri in territorio europeo. È chiaro che la lotta contro la contraffazione e il traffico non autorizzato di alimenti è un impegno costante che coinvolge tutti noi. Le forniture alimentari entreranno così nell’Unione Europea solo dopo aver superato rigorosi controlli e verifiche, rendendo la nostra comunità più sicura e resiliente.

-Foto Adm-Gdf-(ITALPRESS).

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