Serie A, gli anticipi: Dzeko è nella storia. Pareggio tra Juve e Napoli
NAPOLI-JUVENTUS 1-1
Pareggio senza vittime nel posticipo serale di Serie A tra Napoli e Juventus. Azzurri meglio dei bianconeri nei 90 minuti, ma imprecisi e poco incisivi. L’occasione della vita è sui piedi di Mertens, sull’1-1, ma, sfortunato, si allunga eccessivamente il pallone e colpisce il palo. Spettatore non pagante Higuain, mai presente nella manovra di gioco. A partire meglio, però, è la Juventus, che prende le misure e poi passa in vantaggio dopo soli 7 minuti. Khedira scambia con Pjanic, che gli restituisce un pallone filtrante, insaccato dal tedesco a tu per tu con Reina. Il Napoli accusa inizialmente il colpo, ma poi fa la partita. Hamsik e Insigne cercano lo specchio ma entrambi tirano a lato. I bianconeri spariscono dal gioco e lasciano il controllo del pallone ad Hamsik e compagni. Il secondo tempo si apre con lo stesso registro del primo. Al 52′, gol annullato a Callejon per fuorigioco. Poco dopo, Hamsik, dopo aver mancato due volte la porta, scambia con Mertens e insacca sotto il “sette”, lasciato solo dalla difesa bianconera. Poi, Mertens ha la possibilità di trovare il vantaggio, ma si allunga palla e il palo gli nega la gioia del gol. Poco altro da lì a fine match. Uno a uno e resa dei conti rimandata al prossimo round.
FIORENTINA-BOLOGNA 1-0
PESCARA-MILAN 1-1
PALERMO-CAGLIARI 1-3
Sempre più nero e sempre meno rosa, il campionato del Palermo. I siciliani dopo aver illuso i tifosi con l’1-0, perdono, in casa, contro il Cagliari per 1-3. I rosanero cominciano molto bene, trascinati da Trajkovski, che, al 26′, batte l’angolo da cui nasce il gol vantaggio di Gonzalez. Prima rete in stagione per il difensore della Costa Rica. Il Cagliari si sveglia e cerca il apreggio. Bravo Fulignati a negare la gioia del gol a Sau. Al 42′, il Palermo “rischia” di raddoppiare, ma Rafael salva con il piede sulla linea. Il secondo tempo è un disastro. Al 48′ Ionita pareggia di testa sugli sviluppi di un corner. Al 58′, Borriello ribatte in rete un tiro di Joao Pedro respinto da Fulignati. Difesa rosanero in bambola. Cagliari padrone del gioco. Al 89′ i sardi chiudono il match ancora con Ionita, su assist di Tachsidis. Il Palermo spreca un’altra occasione, la Serie B è sempre più vicina.
GENOA-ATALANTA 0-5
Atalanta a valanga sul Genoa. I nerazzurri hanno dominato un’intera partita. Al 25’, i bergamaschi passano in vantaggio con un’eccezionale acrobazia di Conti, in rovesciata al volo. Al 32’, Burdisso atterra Petagna in area e Gomez realizza il penalty del 2 a 0. Pinilla viene espulso per proteste. Al 63′ è ancora il “Papu” Gomez ad andare al gol, stavolta su assist di Kurtic. Al 76′, poi, Caldara, ancora su angolo di Kurtic, firma il poker. Un risultato pesante aggravato dal pubblico genoano che decide di dare le spalle alla partita e da uno straripante Gomez che chiude il pokerissimo all’83’. Contestazione durissima. L’Atalanta, invece, vola.
ROMA-EMPOLI 2-0
La Roma vince e aspetta il risultato del San Paolo. Dzeko schianta l’Empoli con una doppietta personale. Per lui, record assoluto di un marcatore giallorosso con 33 gol stagionali. Thiam fa tremare i giallorossi a inizio match: al 7′, su di lui ci sarebbe rigore, ma il guardalinee chiama un fuorigioco inesistente. Passano cinque minuti e la Roma va in vantaggio: calcio d’angolo di Paredes e Dzeko spinge la sfera in rete di ginocchio. L’Empoli tiene, a sorpresa, il possesso palla, ma El Kaddouri e Marilungo sono imprecisi. Il secondo tempo si apre con l’occasionissima dell’Empoli di pareggiare: guizzo di Marilungo, ma Szcezsny fa gli straordinari. La Roma è decisiva non appena pressa l’acceleratore ed al minuto 11, su un cross di Salah, Dzeko batte Skorupski di destro. Al 27′, Grenier, di testa, scheggia la traversa. L’Empoli non si arrende, ma è imprecisa e poco incisiva, come il sinistro a giro di Buchel sopra l’incrocio.
SASSUOLO-LAZIO 1-2
La Lazio vince, all’83’, con un autogol di Acerbi, l’anticipo della 30ª giornata di Serie A contro il Sassuolo. Uno a due al Mapei Stadium. Prima dello sfortunato autogol, erano andati a segno Berardi e Immobile. Non è un pesce d’aprile, il fantasista neroverde torna al gol dopo 216 giorni, quasi un anno dall’ultima rete. Allo scadere, Pellegrini scheggia il palo. I biancocelesti restano aggrappati al quarto posto in Serie A. Inizio di match abbastanza noioso. La gara si accende solo verso il 20′. Al 25′ Missiroli lancia Berardi, che supera Radu e viene atterrato da Strakosha. L’arbitro concede il rigore ed il numero 25 insacca con un tiro centrale. La Lazio accusa il colpo, ma Defrel prima e Lirola dopo non sfruttano le occasioni avute. Gol mangiato, gol subito. I biancocelesti rialzano la testa. Al 42′ Immobile, liberato da Felipe Anderson, pareggia. Poi, prima del fischio finale della prima frazione, Cannavaro salva dalla debacle definitiva con un salvataggio miracoloso, aiutato dalla traversa, sempre su tiro di Immobile. L’inizio del secondo tempo calma un attimo gli animi e addormenta il match. Immobile e Lulic ci provano, ma senza risultato. Sostituzioni da entrambi i lati. Proprio quando la partita sembrava ormai avviata verso il pareggio, uno degli ultimi entrati, Lombardi, crossa una palla al centro viene deviata accidentalmente nella propria porta da Acerbi, all’83’. Il Sassuolo non ci sta. Al 90′, Pellegrini, di testa, colpisce in pieno la traversa con Strakosha battuto. Poi occasione anche per Berardi, ma il match termina sull’1-2.