Si toglie la vita Memè Perlini, autore e regista di cinema e teatro

Si toglie la vita Memè Perlini, autore e regista di cinema e teatro

Memè Perlini, regista, attore, scrittore di cinema e di teatro è morto a 69 anni. Era malato dentro di sé, soffriva da tempo di depressione.

Il suo corpo è stato trovato stamane nel cortile del palazzo dove abitava con la badante a Roma. Si è buttato dal quinto piano dove sono state ritrovate le pantofole, lasciate lì, vicino al davanzale.

Da anni anche nel mondo del teatro, il suo mondo, Perlini non si vedeva e non si sentiva più. L’amico, Ulisse Benedetti, racconta: “La sua era una depressione grave, ma era in cura. Aveva la scrivania ingombra di farmaci”.

Vita e carriera

Memè Perlini è stato, un protagonista importante del teatro italiano e, per chi era giovane negli anni Sessanta-Settanta anche qualcosa di più, l’anima dello sperimentalismo teatrale italiano, uno che aveva inventato, innovato, cambiato.

Perlini era stato il cuore di quell’ondata stupenda e irripetibile, quella ‘officina creativa’ che fu Roma dopo il ’68 (e un film di Matteo Garrone, Estate romana racconta i ricordi e gli epigoni delle celebri ‘cantine romane’), quando si incrociavano arte e e politica, aura anarchico-esistenzialista e allegria surrealista, spinte collettive e motivazioni individuali, quando si aprivano spazi creativi come funghi, il Beat 72, il Politecnico, l’Alberico dove esordì Benigni, e si vedevano spettacoli e mostre, Carmelo Bene e Schifano, Leo De Berardinis e Rotella, Valentino Zeichen e Vasilicò, tutti compagni di strada di Perlini insieme a Pippo Di Marca, Dominot, Cosimo Cinieri, Simone Carella, Valentino Orfeo, Massimo Fedele, Alberto Di Stasio, Giancarlo Sepe, e dopo i giovanissimi Solari-Vanzi-Barberio Corsetti, Antonio Rezza, Ginacarlo Cauteruccio. E naturalmente Giancarlo Nanni.

Fu proprio Nanni a prendere Perlini come attore al Beat 72, dove Memè debutta anche da regista con Pirandello chi? Nel ’73, accolto come una sfida provocatoria in realtà una rilettura senza la polvere pirandelliana di un autore che resterà per Perlini un riferimento. Sempre nel ’73 fonda il Teatro La Maschera insieme al pittore e scenografo Antonello Aglioti, che sarà il suo compagno per anni ed al musicista Alain Curran. Di questi anni sono spettacoli come Tarzan (1974), Candore giallo (1974), Otello perché? (1975) in romagnolo.

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