Quando si va in pensione e quanti anni di contributi servono?

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Quando si va in pensione e quanti anni di contributi servono? Queste sono le domande più frequenti che i lavorati italiani si pongono. La pensione è, infatti, il sogno più ambito dopo anni e anni di lavoro, spesso anche usurante. Le modalità e i tempi per ottenere la pensione non sono, però, uguali per tutti. Questi, infatti, variano da lavoratore a lavoratore, in base all’età anagrafica e ai contributi maturati.

Quando si va in pensione e quanti anni di contributi servono?

Quando si va in pensione e quanti anni di contributi servono? La questione previdenziale resta sempre una delle più dibattute, sia in ambito privato che, più in generale, in ambito politico. In questa situazione di stallo, dove non si ha ancora un governo, stabilire con certezza l’età e le modalità per ottenere la pensione è difficile. Se, infatti, Lega e Movimento 5 Stelle dovessero salire al governo, la loro intenzione, in questo ambito, sarebbe quella di abolire la legge Fornero e introdurre la Quota 100. Attualmente, però, abbiamo diverse modalità per ottenere la pensione.

Pensione di vecchiaia

Quando si va in pensione e quanti anni di contributi servono? Le modalità per ottenere la pensione sono diverse, ma dipendono sempre da età anagrafica e contributi. Con le attuali leggi, per ottenere la pensione di vecchiaia, sono richiesti 66 anni e 7 mesi con più di 20 anni di contributi maturati. Questo dato è valido però fino alla fine del 2018. La circolare dell’Inps, pubblicata il 4 aprile 2018, fissa l’adeguamento dei requisiti di accesso al pensionamento agli incrementi della speranza di vita. Proprio a causa dell’adeguamento con l’aumento delle aspettative di vita, l’età minima pensionabile passerà a 67 anni per il 2019.

Pensione anticipata

Quando si va in pensione e quanti anni di contributi servono? Le risposte a queste domande variano in base al tipo di pensione di cui si parla. A differenza della pensione di vecchiaia, per la pensione anticipata, non conta l’età anagrafica, ma quella contributiva. Si può andare in pensione a qualsiasi età, purchè il lavoratore abbia maturato 42 anni e 10 mesi di contributi, per quanto riguarda gli uomini. Riguardo le donne, invece, l’età contributiva deve essere pari a 41 anni e 10 mesi. Anche questi requisiti dovrebbero variare con l’adeguamento alle aspettative di vita. Dall’1 gennaio 2019, gli uomini, per ottenere la pensione anticipata, dovranno aver maturato almeno 43 anni e 3 mesi di contributi. Le donne, invece, 42 anni e 3 mesi.

Ape sociale e Ape volontario

Quando si va in pensione e quanti anni di contributi servono? Ci sono strumenti che consentono di andare in pensione prima del tempo: l’Ape sociale e l’Ape volontario. L’Ape sociale permette a persone disoccupate, a persone con disabilità al 74% e a persone che assistono parenti disabili gravi di smettere di lavorare dopo 30 anni. Coloro che la richiedono devono però avere almeno 63 anni compiuti. Per coloro che hanno svolto lavori usuranti, gli anni di contributi richiesti sono 36.

L’Ape volontario permette di andare in pensione una volta raggiunti i 20 anni di contributi, ma solo se mancano 3 anni e 7 mesi al raggiungimento della pensione di vecchiaia. Durante questo arco di tempo, il lavoratore riceverà un prestito che verrà poi direttamente pagato tramite decurtazione sulla pensione di vecchiaia.

Quota 41 e Quota 100

Quando si va in pensione e quanti anni di contributi servono? Altre due modalità per ottenere la pensione prima dell’ottenimento della pensione di vecchiaia, sono la Quota 41 e la Quota 100. Come dice il nome stesso, con la Quota 41, i lavoratori possono smettere di lavorare dopo 41 anni, ma solo se hanno lavorato almeno 12 mesi prima del compimento dei 19 anni. Altro requisito necessario è un’anzianità contributiva antecedente al 1995.

A differenza della Quota 41, nella Quota 100 variano gli anni contributivi. La Quota 100 si ottiene come somma dell’età anagrafica e dei contributi maturati. Nonostante questo, la quota richiede delle soglie minime. Si devono avere, infatti, almeno 64 anni e 36 anni di contributi. Coloro che, ad esempio, hanno 62 anni e 38 anni di contributi, non potranno usufruire della Quota 100.

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