SIGFRIDO RANUCCI: CHI È IL GIORNALISTA E CONDUTTORE DI REPORT CHE HA PRIMA SALVATO LA PROPRIA VITA E POI LA VITA DI CHI VOLEVA UCCIDERLO

SIGFRIDO RANUCCI: CHI È IL GIORNALISTA E CONDUTTORE DI REPORT CHE HA PRIMA SALVATO LA PROPRIA VITA E POI LA VITA DI CHI VOLEVA UCCIDERLO

Sigfrido Ranucci è stato ospite de La volta buona di Caterina Balivo, dove ha parlato di un’inchiesta che lo ha portato a subire minacce di morte. Durante la trasmissione è stata rivelata l’ammissione delle forze armate statunitensi sull’utilizzo di fosforo bianco come arma incendiaria. Quest’arma, normalmente usata come tracciante, è stata impiegata per uccidere, scatenando reazioni violente.

Il giornalista ha raccontato di aver salvato la vita al ragazzo albanese mandato per ucciderlo, il quale aveva una ferita grave che lo avrebbe ucciso in breve tempo senza intervento medico. Questo episodio lo ha portato a vivere sotto scorta e a rinunciare a molte cose per la sua sicurezza. Tuttavia, ha ringraziato lo Stato per consentirgli di continuare il suo lavoro in libertà.

Sigfrido Ranucci, nato a Roma nel 1961, è un giornalista, inviato di guerra e conduttore di Report. Dopo aver iniziato la sua carriera a Paese Sera, è diventato parte del Tg3. Ha coperto eventi bellici nei Balcani e ha condotto inchieste su vari temi, tra cui il traffico illecito di rifiuti e l’uso del fosforo bianco durante la guerra in Iraq.

Dal 2017 conduce Report e ha scritto diversi libri, tra cui “Il patto: da Ciancimino a Dell’Utri, la trattativa Stato-mafia nel racconto inedito di un infiltrato”. La sua carriera è stata coronata da numerosi premi e riconoscimenti.

In un’intervista a ‘Accordi&Disaccordi’, condotto da Luca Sommi nel marzo 2024, Ranucci ha parlato delle minacce ricevute per le sue inchieste e della vita sotto scorta. Ha sottolineato l’importanza di affrontare la paura, soprattutto in contesti di guerra, per proteggere se stessi e coloro che ci circondano.

In conclusione, Sigfrido Ranucci ha evidenziato come la paura possa essere un elemento salvifico e necessario per affrontare i pericoli legati al proprio lavoro. La sua testimonianza evidenzia i rischi e le difficoltà che i giornalisti coraggiosi devono affrontare nel perseguire la verità e la giustizia.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *