Sindaca Appendino indagata per i fatti del 3 giugno in piazza a Torino
La sindaca di Torino, Appendino è tra gli indagati per gli incidenti dello scorso 3 giugno in piazza San Carlo. La notizia è trapelata dai maggiori quotidiani ma il portavoce del Comune fa sapere di non aver ricevuto nessuna comunicazione dalla Procura.
Denunce dei cittadini
L’iscrizione nel registro degli indagati sarebbe conseguenza delle denunce pervenute da alcune delle 1.526 persone rimaste ferite nella calca dei tifosi della Juve, che assistevano in piazza alla finale di Champions League.
Alcune denunce contengono la richiesta di avviare indagini proprio per accertare le eventuali responsabilità del sindaco, del questore e del prefetto. Una delle ultime querele pervenute è di un trentacinquenne che ha riportato la frattura di un femore. L’uomo, in piazza insieme ai familiari, ha raccontato di avere sentito un “boato” di cui non ha saputo indicare l’origine e di essere stato travolto e calpestato dalla folla in preda al panico.
Indagini della procura
La procura indaga per omicidio colposo con riferimento anche alle “omissioni” di chi avrebbe dovuto prendere le precauzioni necessarie per evitare l’evento. Nel registro degli indagati figurano i nomi dei vertici di Turismo Torino, la partecipata del Comune di Torino incaricata di organizzare la serata, Maurizio Montagnese e il dirigente Danilo Bessone. Montagnese, assistito dall’avvocato Fulvio Gianaria, è stato ascoltato in Questura dagli investigatori della Digos che indagano sulla vicenda.
In una nota, il procuratore di Torino, Armando Spataro, ha precisato che “la Procura non ha disposto di propria iniziativa alcuna iscrizione nel registro degli indagati di persone aventi responsabilità istituzionali. Nella ipotesi in cui pervengano all’Ufficio querele-denunce da parte di privati, l’iscrizione dei querelati nel predetto registro costituisce atto dovuto, sia nel loro interesse che dei querelanti, anche perché determina l’inizio del decorso dei termini delle indagini preliminari”.