Sindaci del vicentino chiedono a Roma una risposta tempestiva all’emergenza lupi

L’emergenza lupi in Italia si sta facendo sempre più grave, con 3500 individui che hanno prodotto diverse aggressioni verso l’uomo e attacchi alle greggi. I sindaci del vicentino chiedono interventi tempestivi per proteggere la popolazione e evitare l’abbandono degli allevatori. L’Italia si prepara ad adottare un piano di gestione della specie in seguito al declassamento del livello di protezione del lupo. Ispra ha sviluppato approcci per affrontare il problema, inclusa la rimozione dei lupi problematici e la definizione di soglie di dannosità. La situazione richiede una risposta immediata per tutelare la biodiversità del territorio.
Emergenza lupi: proposte per gestire la situazione
Il monitoraggio nazionale del 2022 ha rivelato un aumento significativo della popolazione di lupi in Italia, con circa 3500 individui che occupano circa 167.000 kmq di territorio. Tuttavia, negli ultimi anni si è registrato un aumento delle aggressioni dei lupi verso gli esseri umani, con 7 individui problematici che hanno provocato 19 attacchi. Questo fenomeno ha anche riguardato il bestiame e gli animali d’affezione, con oltre ventimila attacchi registrati.
I sindaci del vicentino hanno espresso preoccupazione per la crescente presenza di lupi sul proprio territorio, con 193 predazioni nel 2024 su animali da allevamento e da compagnia. Questo fenomeno non si limita più solo alle zone montane, ma si estende anche alle aree collinari vicine ai centri abitati. La richiesta urgente è di un intervento tempestivo da parte delle Istituzioni per garantire la sicurezza della popolazione e la tutela della biodiversità.
Le proposte per affrontare questa emergenza includono l’attivazione di un piano di gestione della popolazione di lupi, in linea con le normative nazionali e internazionali. Ispra ha già sviluppato approcci specifici per gestire i lupi problematici e stabilire soglie di dannosità per giustificare interventi incisivi. È fondamentale coinvolgere i vari comuni e la Provincia nell’individuare soluzioni che salvaguardino sia le esigenze della popolazione che la conservazione della specie.
In conclusione, la riunione tra il Sottosegretario Barbaro, i sindaci del vicentino e i rappresentanti del MASE ha rappresentato un importante passo avanti nella comprensione delle problematiche legate alla presenza dei lupi sul territorio e alla necessità di un piano di gestione efficace.
Emergenza lupi in Italia: numeri e proposte per la gestione della specie
Il monitoraggio nazionale del 2022 ha evidenziato un’emer genza legata alla crescente presenza dei lupi in Italia. Con circa 3500 individui che occupano circa 167.000 kmq, la specie ha generato preoccupazione a causa delle 19 aggressioni verso l’uomo registrate dal 2017 al 2024. Inoltre, i numerosi attacchi di predazione a bestiame e animali d’affezione hanno portato a una richiesta urgente di soluzioni da parte dei territori coinvolti.
I sindaci del vicentino, ricevuti al MASE, hanno denunciato un aumento significativo delle predazioni nel 2024, con 193 casi su animali da allevamento e compagnia solo nel loro territorio. Questi attacchi non si limitano più solo alle aree montane ma si stanno verificando anche in collina, vicino ai centri abitati, mettendo a rischio l’attività agricola e la convivenza tra uomo e lupo. La richiesta di intervento tempestivo è fondamentale per garantire la sicurezza delle comunità locali e la sopravvivenza degli allevamenti.
Il declassamento del livello di protezione del lupo approvato dalla Convenzione di Berna ha aperto la strada per la messa a punto di un piano di gestione della specie in Italia. Il coinvolgimento dei territori e delle istituzioni è essenziale per adottare misure efficaci che bilancino le esigenze della popolazione con la protezione della biodiversità. Ispra ha già sviluppato approcci specifici per affrontare la questione, inclusa la categorizzazione dei comportamenti dei lupi problematici e la stima del numero di esemplari rimovibili senza compromettere la conservazione della specie.
In conclusione, è chiaro che l’emergenza lupi richiede un’azione coordinata e tempestiva per garantire la convivenza pacifica tra uomo e lupo, proteggendo al contempo la biodiversità del territorio italiano. Le proposte presentate dai sindaci del vicentino e le iniziative messe in campo dalle istituzioni sono il primo passo verso una gestione sostenibile di questa specie protetta.
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