Sindrome dei corpi multipli: un fenomeno in aumento sui social
Il 50% dei giovani under 14 utilizza filtri, come quelli offerti da Instagram e TikTok, per modificare la propria immagine. Questo è quanto emerge da una ricerca condotta dall’Università di Cassino, che rivela un dato preoccupante: più di 1 su 4 (il 42%) desidererebbe essere nella vita reale come appare sui social. Questa tendenza si riscontra soprattutto tra le ragazze.
Questa tendenza può tradursi nella cosiddetta “sindrome dei corpi multipli”, una nuova forma di dualismo nei confronti del proprio corpo. Simone Digennaro, autore della ricerca dell’Università di Cassino “Corpi Duplicati: l’utilizzo dei social media tra gli under 14”, spiega che si tratta di considerare il proprio corpo come una somma di rappresentazioni da adattare e modellare a proprio piacimento.
La “sindrome dei corpi multipli” è una tendenza che porta i giovani a vedere il proprio corpo come un insieme di rappresentazioni da modificare a seconda dei propri gusti e desideri. Questo fenomeno può generare una scissione tra il corpo “rappresentativo”, da alterare attraverso la tecnologia per renderlo attraente sui social, e il corpo “espressivo”, che risulta schiacciato dal primo.
La diffusione di modelli socio-culturali legati all’aspetto fisico attraverso i social media, come Instagram e TikTok, spinge i giovani a sentirsi costantemente inadeguati e a modificare il proprio corpo per conformarsi a determinati canoni estetici. Questo può portare a una sorta di sfregio tra l’immagine reale del corpo e quella idealizzata trasformata dai filtri.
Nel contesto attuale, esiste il rischio che la costante esposizione alle rappresentazioni dei corpi ideali sui social media porti a una perdita dell’identità corporea e a una profonda separazione tra l’immagine desiderata e quella reale del proprio corpo. Questo può generare conseguenze negative come difficoltà nell’accettarsi, ansia, disturbi alimentari e una percezione distorta dell’immagine corporea.
Per contrastare la sindrome dei corpi multipli, è importante coinvolgere scuole e genitori nell’educazione dei giovani su come navigare il mondo virtuale e reale in modo consapevole. Bisogna fornire loro gli strumenti necessari per orientarsi online e insegnare loro a mantenere un equilibrio sano tra l’immagine proiettata sui social e la realtà del proprio corpo.
Sebbene evitare del tutto i social network possa sembrare un’utopia, è fondamentale instaurare un dialogo continuo con i giovani per indirizzarli verso comportamenti sani anche online. In un’epoca in cui l’età media di accesso ai social media sta diminuendo, è importante educare i giovani a essere consapevoli e responsabili nell’uso di questi strumenti.
In conclusione, per superare la sindrome dei corpi multipli è necessario un approccio olistico che coinvolga tutto l’ambiente educativo dei giovani. Solo attraverso una collaborazione tra scuola, genitori e ragazzi sarà possibile contrastare i rischi legati a una percezione distorta del proprio corpo e favorire una sana e positiva accettazione di sé stessi.