Sinisa Mihajlovic: la malattia, l’amore per i figli e la promessa di vittoria
Sinisa Mihajlovic è stato un’icona nello sport sia come calciatore che come allenatore. Il suo sinistro potente e preciso lo ha reso famoso sul campo da gioco, mentre come tecnico si è distinto per la sua verve e il carattere pungente ma motivante per i suoi giocatori. Purtroppo, nel 2022, è stato strappato alla vita a causa di una terribile malattia, la leucemia.
“Arianna Mihajlović, madre di Virginia Mihajlović, ha raccontato di aver conosciuto Sinisa quando aveva 23 anni. Sinisa ha affrontato la malattia con coraggio e determinazione, dichiarando di voler vincere questa battaglia. Non ha mai smesso di amare il calcio e ha avuto il sostegno della sua famiglia: la moglie Arianna Rapaccioni e i figli Virginia, Miroslav, Dusan, Nicholas e Marko.
La leucemia mieloide acuta è stata fatale per Siniša Mihajlović, un avversario coraggioso che ha combattuto fino all’ultimo. La sua famiglia è stata al suo fianco in ogni momento, dimostrando un grande amore e affetto. Il ritorno della malattia nel 2022 ha portato alla sua scomparsa, lasciando un vuoto incolmabile nei cuori di tutti coloro che lo hanno conosciuto.
Arianna Mihajlović ha deciso di vivere per onorare la memoria di Sinisa, ricordando il giorno in cui lo ha lasciato. Sinisa Mihajlović aveva un legame speciale con i suoi figli, un legame che si è rafforzato nel tempo con l’aiuto della moglie Arianna. La primogenita Virginia ha annunciato la sua seconda gravidanza, decidendo di chiamare suo figlio Leone Sinisa in onore del nonno scomparso.
Sinisa Mihajlovic rimarrà per sempre un’icona nel mondo dello sport, un esempio di coraggio e determinazione per tutti coloro che hanno avuto la fortuna di conoscerlo. La sua famiglia continuerà a portare avanti il suo ricordo e il suo amore, garantendo che il suo spirito resti vivo nel cuore di chiunque abbia avuto la fortuna di incrociare il suo cammino. Sinisa Mihajlovic non sarà mai dimenticato, il suo legato resterà per sempre nella memoria di tutti coloro che lo hanno ammirato e amato.”
