Siria, autobomba in un mercato ad Azaz: almeno 60 vittime
Un’altra strage in Sira, è successo ad Azaz, città siriana al confine con la Turchia in mano ai ribelli, dove oggi è esplosa un’autobomba che ha causato la morte di decine di persone. Sarebbe di almeno 60 morti e 50 feriti il bilancio dell’esplosione secondo l’agenzia turca Anadolu, che cita fonti ospedaliere locali. A darne notizia è stato per primo l’Osservatorio siriano dei diritti umani, spiegando che la violenta esplosione ha causato anche numerosi danni. L’identificazione delle vittime è resa difficile dal fatto che alcuni corpi sono stati completamente bruciati nella deflagrazione.
Un grande camion cisterna è esploso in un affollato mercato della città, non lontano dalla frontiera con la Turchia. L’esplosione è avvenuta in un mercato che si trova di fronte a un tribunale islamico.
In questa stessa città, a novembre, 25 persone erano morte, civili e militanti ribelli, nell’esplosione di un’altra autobomba. I ribelli avevano attribuito l’attacco all’Isis che cerca di avanzare verso Azaz. L’attentato di oggi arriva mentre è in vigore la fragile tregua concordata dal regime e ribelli con la mediazione di Russia e Turchia e non include l’Isis e l’ex affiliato ad al Qaida, Fateh al-Sham Front.
Ad Azaz sono arrivati nelle ultime settimane molti civili e ribelli armati evacuati da Aleppo in base all’accordo tra Russia e Turchia che il 30 dicembre ha portato all’inizio di un cessate il fuoco esteso a tutta la Siria.
In questo scenario, la Russia ha annunciato di aver iniziato nella giornata di ieri il ritiro delle proprie truppe, precisando che il gruppo navale guidato dalla portaerei Kuznetsov sarà il primo a lasciare l’area. Il contingente di Mosca ha permesso a Damasco di rovesciare le sorti di un conflitto che, nel settembre del 2015, sembrava volgere decisamente a favore dei ribelli.
@AlArabiya_Eng how many people slaughtered by death cult members of Islam this January?
— wizman gazbee (@WizmanGazbee) 7 gennaio 2017