Sisma, Gentiloni in visita a Norcia dopo 6 mesi: “Guardiamo al futuro”
“Le istituzioni si dimostrino all’altezza della sfida che viene da questa situazione difficile, ciascuno si prenda le proprie responsabilità, perché se tutti, a cominciare dal presidente del Consiglio, alla Protezione civile, al commissario, alla presidente di Regione, ai sindaci e a tutti coloro che fanno parte di questa catena di comando, ci prendiamo le nostre responsabilità, abbiamo visto che i problemi possono essere risolti. Adesso, guardiamo al futuro.” A dirlo è il premier, Paolo Gentiloni, al termine della visita alle 18 casette consegnate agli sfollati di San Pellegrino di Norcia, in provincia di Perugia. Ad accoglierlo la presidente della Regione Catiuscia Marini, il sindaco Nicola Alemanno e il commissario straordinario per la ricostruzione Vasco Errani.
Gentiloni: fatto lavoro straordinario
“E’ stato realizzato un lavoro straordinario in tempi molto rapidi che ci induce da una parte all’ottimismo e dall’altra, come sanno bene il sindaco, la presidente della Regione e il commissario straordinario, ad essere veloci dappertutto”, ha detto il premier, dopo aver preso visione delle strutture consegnate agli sfollati del sisma che devastò il centro Italia lo scorso agosto. Il presidente del consiglio ha poi visitato il centro storico di Norcia e il cantiere della Basilica di San Benedetto. Qui, si è fermato a parlare con alcuni dei commercianti che hanno ripreso l’attività all’interno delle mura. È poi è arrivato in piazza San Benedetto, dove i vigili del fuoco lo hanno guidato all’interno del cantiere della cattedrale di Santa Maria Argentea e della basilica di San Benedetto. Subito dopo il premier ha raggiunto gli stand allestiti per la mostra mercato del tartufo nero di Norcia nel campo sportivo Europa. In mattinata, Gentiloni aveva presieduto a Palazzo Chigi un vertice sulla ricostruzione post terremoto in Italia Centrale. All’incontro erano presenti anche i ministri Padoan e Calenda, nonché il commissario Errani e il capo della protezione civile Curcio. “Le aree colpite dal sisma sono sostenute dai provvedimenti adottati finora e da quelli nuovi, che stiamo studiando e di cui abbiamo parlato anche in una riunione a Palazzo Chigi. Stiamo cercando di dare le condizioni più vantaggiose possibili per tornare a uno sviluppo economico importante di questa area, questo è l’impegno che dobbiamo a famiglie e cittadini”, ha assicurato il presidente del consiglio.
Polemiche sui ritardi: le lentezze ci sono
Rispondendo, poi, alle domande della stampa sui ritardi nelle consegne della abitazioni e, più in generale, sul processo di ricostruzione, il premier ha dichiarato che: ” Le lentezze certamente ci sono. Dobbiamo lavorare – ha ribadito Gentiloni -, ma vi assicuro che lo stiamo facendo tutti ventre a terra”. Sulla vicenda si è espresso anche il commissario Errani, di recente travolto dalle critiche per le sue dichiarazioni, riportate da “Panorama”, che avrebbe detto in una riunione ad Ancona il 15 febbraio, lamentando che “fosse ancora tutto fermo” e parlando di “fallimento dello Stato” nella gestione post-terremoto. “Non ho detto che non si è fatto nulla, ma che bisogna accelerare. Stiamo lavorando anche per trovare nuove risposte per quanto riguarda la ripresa economica del territorio, tema che ci sta a cuore come una priorità. Non abbiamo assolutamente perso sei mesi – ha proseguito-. Questo terremoto, grazie al governo precedente e a questo governo che lo riconferma, ha l’impianto più solido e più concreto nel rispondere ai problemi della ricostruzione. È chiaro che se ti trovi di fronte alla più grande emergenza del Paese degli ultimi 100 anni, in più arriva una neve storica, in più hai almeno cinque terremoti, sei di fronte a una situazione complessa e difficile, ma la stiamo affrontando”. Errani ha anche ribadito che lo sfogo sui ritardi nella ricostruzione non ha nulla a che vedere con la sua uscita dal Pd insieme ai bersaniani. “Non c’è alcuna relazione – ha detto – sono una persona seria. Non gioco partite su più tavoli”.