Smog, l’ultimo avvertimento dell’Ue: Italia a rischio
L’Unione Europea segnala a 5 stati membri di provvedere al più presto al mantenimento dell’aria pulita e alla riduzione dell’inquinamento. Molti paesi hanno superato il limite di biossido di azoto, tra questi anche l’Italia.
La commissione europea invia un ultimo avvertimento alla Germania, Spagna, Francia, Italia e Regno Unito. Con un comunicato rinnova la loro responsabilità di garantire a tutti i cittadini la qualità dell’aria nel rispetto della loro salute. I limiti di NO2 sono stati superati e i dati raccolti sono preoccupanti: più di 400 mila europei sono morti per l’inquinamento dell’aria. L’inquinamento ha provocato malattie respiratorie e cardiovascolari a troppi cittadini.
Le città italiane con un alto tasso di inquinamento atmosferico sono Roma, Torino e Milano. Gli stati membri sono ora tenuti a ad adottare dei piani risolutivi entro due mesi nel rispetto della legislazione europea. Si dovranno fare limitare le emissioni di carbonio, preferire l’uso di veicoli elettrici e migliorare le leggi che limitano il traffico. Se gli stati membri non interverranno entro due mesi, la commissione potrà decidere di deferirli alla Corte di giustizia dell’Ue.
La legge per una qualità dell’aria è stata stabilita dalla commissione dal 2008 ma oggi sono molti i luoghi dove l’inquinamento è da diversi anni un problema. In 23 dei 28 stati membri le norme sull’inquinamento non sono ancora rispettate, in totale in più di 130 città in tutta Europa.