Soccorse e dirette a Civitavecchia 289 persone durante un’operazione di immigrazione.
La nave di salvataggio Sea-Watch 5 ha tratto in salvo 289 migranti, dirigendosi verso Civitavecchia. L’ONG tedesca si è lamentata della distanza eccessiva del porto assegnato dalle autorità italiane, mettendo a rischio la salute degli ospiti e dell’equipaggio. Un ragazzo è stato già evacuato per motivi medici. La Sea-Watch ha chiesto un porto più vicino. Sabato l’equipaggio ha salvato persone in pericolo dal mare, principalmente da barche di legno sovraffollate. Tra i soccorsi ci sono 38 minori non accompagnati. La situazione mette in evidenza l’urgente necessità di una risposta coordinata e rapida alla crisi migratoria.
La nave Sea-Watch 5 dirige a Civitavecchia dopo il salvataggio di 289 migranti
La nave di salvataggio Sea-Watch 5 della ONG tedesca Sea-Watch si sta dirigendo verso il porto di Civitavecchia dopo aver tratto in salvo 289 migranti. Tuttavia, le autorità italiane hanno assegnato un porto che si trova a quasi 1000 chilometri di distanza, mettendo a dura prova gli ospiti e l’equipaggio a bordo. La distanza rende difficile per la nave soccorrere altri migranti in pericolo in mare.
La ONG ha espresso preoccupazione per la situazione, sottolineando che la lunga distanza dal porto assegnato impedisce loro di continuare a svolgere operazioni di salvataggio. La decisione delle autorità italiane ha portato a gravi condizioni di salute per alcuni degli ospiti a bordo, tanto che un ragazzo ha dovuto essere evacuato per motivi medici. La Sea-Watch ha fatto appello affinché venga assegnato un porto più vicino per consentire un migliore supporto ai migranti salvati.
Nel corso della missione di salvataggio, l’equipaggio della Sea-Watch 5 ha recuperato un totale di 289 persone da barche sovraffollate in quattro operazioni di soccorso. Tra i migranti salvati figurano 38 bambini e minori, alcuni dei quali non accompagnati. La situazione a bordo della nave è stata molto delicata, ma grazie all’intervento tempestivo della Sea-Watch, le persone in pericolo sono state portate in salvo.
La nave Sea-Watch 5 dirige a Civitavecchia dopo il salvataggio di 289 migranti
La nave di salvataggio Sea-Watch 5 della ONG tedesca Sea-Watch si sta dirigendo verso Civitavecchia dopo aver tratto in salvo 289 migranti in pericolo in mare. Tuttavia, le autorità italiane hanno assegnato un porto che si trova a quasi 1000 chilometri di distanza, mettendo a dura prova gli ospiti e l’equipaggio a bordo. La distanza inutilmente lunga impedisce alla nave di soccorrere altri migranti e ha già causato l’evacuazione di un ragazzo per motivi medici.
Durante le operazioni di salvataggio, il personale della Sea-Watch 5 ha recuperato le persone da barche di legno sovraffollate, tra cui 38 bambini e minori non accompagnati. La situazione a bordo della nave è delicata, con la necessità di prestare cure mediche ai migranti soccorsi e di gestire le loro condizioni psicologiche dopo un’esperienza così traumatica.
La ONG Sea-Watch ha lanciato un appello alle autorità italiane affinché assegnino un porto più vicino, per garantire un approdo sicuro e rapido ai migranti salvati. La solidarietà e l’impegno del personale a bordo della Sea-Watch 5 sono encomiabili, ma è necessario garantire loro le condizioni adeguate per svolgere al meglio la loro missione umanitaria.
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