Soffoca la moglie e si lancia dal quinto piano: dramma della solitudine
Ha soffocato con un sacchetto di plastica in testa la moglie 81enne poi ha scavalcato la ringhiera e si è suicidato lanciandosi dal balcone al quinto piano. E’ successo a Roma dove un uomo di 79 anni, Lui, Luigi Biasini, si occupava della moglie, Mariella Fiaccarini, malata di alzheimer da tempo ma non riusciva più a gestire l’anziana e ha deciso di farla finita. “Era disperato – racconta Vito, il portiere dello stabile – ultimamente piangeva spesso con me. Non riusciva più a gestirla e lei rifiutava ogni badante, voleva solo lui. Che tra l’altro negli ultimi mesi aveva subito 10 operazioni alla prostata”.
I soccorsi
I soccorsi sono stati allertati da un passante che ha notato l’uomo lanciarsi dal palazzo. La polizia del reparto volanti e dei commissariati San Paolo e Monteverde, giunti sul posto poco dopo, hanno rinvenuto il corpo del 79enne accanto all’entrata del garage condominiale.
Saliti all’interno della sua abitazione è stato trovato il corpo privo di vita della moglie di 81 anni, distesa in terra, con il capo avvolto da una busta di plastica. Il piccolo barboncino bianco, che l’uomo ogni mattina portava a spasso, era accucciato accanto alla padrona.
“Nessuno si aspettava una cosa del genere ma ultimamente era disperato: non accettava di vedere la moglie così. Si amavano molto e la degenerazione della malattia era una cosa che lo faceva stare malissimo” dice il proprietario del bar sotto casa.
I due figli della coppia, uno di Roma l’altro residente all’estero, “non venivano spessissimo, qualche sabato però lo trascorrevano in famiglia”, dice una residente dello stabile sconvolta per quanto accaduto.
La mattina della tragedia qualche vicino aveva incontrato l’uomo al bar sotto casa. «Ci siamo salutati come tutti i giorni – raccontano – lui leggeva il giornale come sempre, sembrava tranquillo. Nessuno avrebbe mai immaginato una tragedia del genere».