Latina, sorprende i ladri a casa del padre e spara: ne uccide uno
Un uomo, un avvocato di Latina, ha sorpreso i ladri in azione dentro la casa del padre, ha impugnato una pistola e fatto fuoco uccidendone uno.
Il fatto
E’ successo ieri pomeriggio in via Palermo 60, nella zona nord di Latina. A dare l’allarme alcuni residenti che hanno udito gli spari. A sparare è stato un avvocato, Francesco Palumbo, 47 anni, con regolare porto d’armi che è stato trovato anche con due caricatori di 13 munizioni.
L’uomo ha sparato dai sei agli otto colpi, mentre gli altri due ladri riuscivano a fuggire. Il corpo del ladro colpito è stato trovato un’ora dopo l’accaduto nel giardino della palazzina composta da tre piani.
Dall’esame esterno del cadavere è emerso che il malvivente è stato ucciso da due colpi di pistola esplosi da una distanza di 10 metri mentre era di spalle, probabilmente perché stava fuggendo.
«Ho visto uno dei ladri infilare la mano in tasca ed ho avuto paura, preso dal panico ho sparato molti colpi, ma non volevo uccidere nessuno», ha raccontato agli agenti l’avvocato Palumbo. L’avvocato è stato portato in questura per essere interrogato.
La polemica sulla legittima difesa
“L’episodio successo a Latina è solo l’ultimo di una lunga serie che ci dice che la legittima difesa in casa propria andrebbe sempre garantita», commenta la vicepresidente dei deputati della Lega Nord, Barbara Saltamartini”.
Latina ha già vissuto numerosi precedenti. Il caso più eclatante è quello del tabaccaio Davide Mariani condannato a nove anni e mezzo nel maggio del 2010. Mariani uccise un giovane ladro mentre stava fuggendo dopo aver rubato sei stecche di sigarette nel negozio in via Fossignano. Il pm aveva chiesto 14 anni per omicidio volontario.