Spara al fratello minore per l’eredità, arrestati i coniugi
Uccidono il fratello più piccolo per spartirsi in maniera più conveniente pensione e case della madre. L’omicidio era avvenuto la notte di ferragosto dell’anno scorso, in Calabria. Inizialmente erano stati accusati il fratello della vittima e il nipote. Ora emergono nuovi dettagli. Secondo gli inquirenti, l’omicidio sarebbe stato organizzato dall’intera famiglia.
La vittima è Antonio Scarfone, assassinato a Rosarno, vicino casa della madre, con due colpi di revolver. Il complotto tramato ai suoi danni è stato scoperto stamani dai carabinieri, che, all’alba, hanno arrestato la sorella cinquantaquattrenne della vittima e suo marito, accusati di concorso in omicidio premeditato.
Secondo quanto ricostruito dagli investigatori della procura di Palmi, si sarebbe svolta una vera e propria riunione di famiglia per organizzare l’omicidio. Le indagini hanno dimostrato che il fratello ed il nipote della vittima, inizialmente arrestati, sarebbero solamente gli esecutori materiali del piano che sarebbe stato progettato dai fratelli maggiori insieme ad alcuni familiari. L’obiettivo era quello di potersi dividere meglio la pensione e gli immobili della madre. Argomento da tempo oggetto di lite.
Gli organizzatori del piano rimproveravano alla vittima di aver monopolizzato la casa e la pensione della madre, non curandosi del suo stato di salute. Da lì, scoppiò una lite dai toni violenti la mattina del 14 agosto, quando il fratello e il nipote dell’assassinato lo avevano minacciato di morte di fronte alla sua compagna.
La vittima, impaurita, era così sparita per tutto il giorno, rientrando in casa della madre a notte fonda. Tutto inutile, visto che, secondo le indagini, i due esecutori lo avrebbero aspettato lì fino a tarda notte, poi sparandogli e dileguandosi.