Strangola la fidanzata e vaga col suo corpo in auto: si costituisce

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Ha ucciso la giovane fidanzata, l’ha strangolata e ha vagato tutta la notte con il suo corpo accanto adagiato nel posto passeggero. Poi in in mattinata si è presentato al Comando della Polizia stradale di Palmanova, con il cadavere della ragazza e si è costitito.

La confessione

L’uomo, Francesco Mazzega, 34 anni,  avrebbe confessato di averla strangolata nella notte e di aver girato per ore con il corpo privo di vita in auto. La vittima si chiamava Nadia Orlando, 21 anni, e viveva a Dignano (Ud).  I due erano anche colleghi di lavoro nell’azienda «Lima» di San Daniele del Friuli (Udine), azienda specializzata in protesi ortopediche. Erano attesi al lavoro stamani alle ore 9.00 ma non si erano presentati. Ai poliziotti l’uomo non avrebbe ancora chiarito la causa della morte e gli investigatori procedono con l’ipotesi di un omicidio.

Il corpo della 21enne era reclinato sul posto a fianco del guidatore. La vettura, una Toyota Yaris, è stata esaminata nel parcheggio della caserma dalla Polizia scientifica e dal medico legale; il corpo è stato rimosso verso le ore 11.30. La squadra Mobile ha anche posto sotto sequestro l’abitazione di Francesco Mazzega, a Spilimbergo (Pordenone) dove l’uomo si è trasferito dal 2014. I vicini di casa hanno affermato di non aver udito screzi nella serata di ieri escludendo che il delitto possa essersi consumato nel condominio di quattro appartamenti dove l’uomo abitava.

I timori del padre della ragazza

“Il papà di Nadia era molto preoccupato: pochi giorni fa mi ha riferito il suo timore per questo fidanzato che aveva descritto come possessivo e geloso. Si era perfino commosso alle lacrime non sapendo come risolvere, dopo che la figlia gli aveva confidato il proprio disagio. Nemmeno si sentisse un simile epilogo”. Lo ha riferito un anziano cugino della famiglia della vittima.
“È una tragedia immane: non ci saremmo mai aspettati una cosa del genere”. ha aggiunto una parente di Nadia, all’uscita dall’abitazione dove la ragazza viveva con i genitori e un fratello.

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