Studio di Booking.com: il 59% dei viaggiatori LGBTQ+ ha riscontrato discriminazioni

Studio di Booking.com: il 59% dei viaggiatori LGBTQ+ ha riscontrato discriminazioni

Si celebra il 10 agosto la Giornata Mondiale del Turismo LGBTQ+, e in questa occasione Booking.com ha condotto una ricerca che mette in luce le esperienze e le sfide che affrontano i viaggiatori LGBTQ+. Nonostante i progressi compiuti, molte difficoltà persistono nel mondo del turismo, con barriere da superare e discriminazioni da affrontare.

Il report di Booking.com rivela che il 59% dei viaggiatori LGBTQ+ ha subito discriminazioni durante i viaggi, un dato che rimane stabile rispetto all’anno precedente. Questa percentuale aumenta al 63% tra coloro che hanno fatto coming out e al 64% tra chi ha un partner. Le persone transgender, intersessuali e non binarie concordano sul fatto che essere LGBTQ+ li renda più insicuri come viaggiatori.

Inoltre, i viaggiatori LGBTQ+ si aspettano di dover affrontare forme di discriminazione sia da parte dei compagni di viaggio sia da parte delle persone del posto nelle destinazioni scelte. Booking.com ha evidenziato che oltre 14.000 strutture in Italia hanno ricevuto l’icona Travel Proud, un riconoscimento per l’ospitalità inclusiva.

Alessandro Callari, Regional Manager Italia, Malta e Israele di Booking.com, ha dichiarato che l’Italia è il paese con il maggior numero di strutture Proud Certified a livello globale. Inoltre, Callari ha sottolineato che la città di Bologna è stata inclusa nella lista delle dieci destinazioni LGBTQ+ friendly per il 2024, dimostrando l’impegno italiano verso un turismo più inclusivo.

Per il 61% dei viaggiatori LGBTQ+, la scelta di una destinazione è influenzata dalla sua ricchezza storica e culturale. Bologna, con il suo patrimonio storico inestimabile e la reputazione di città progressista, risponde a questa esigenza. La città offre una scena sociale vivace e dinamica grazie alla presenza di una numerosa popolazione studentesca.

Nonostante il crescente numero di strutture e destinazioni LGBTQ+ friendly, molti viaggiatori sono costretti a fare scelte consapevoli per evitare destinazioni non accoglienti. Il 43% degli intervistati ha infatti cancellato un viaggio dopo aver scoperto che la destinazione non era favorevole alle persone LGBTQ+.

Infine, il settore turistico sta facendo passi avanti verso una maggiore inclusività. Il 73% dei viaggiatori LGBTQ+ dichiara di sentirsi più a proprio agio grazie a una maggiore inclusività nel settore dei viaggi. La celebrazione della Giornata Mondiale del Turismo LGBTQ+ mette in luce la necessità di promuovere esperienze di viaggio sicure e inclusive per tutti.

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