Tabaccaio brutalmente aggredito a Milano: “Sono stato sfigurato in volto, ho temuto per la mia vita”
Il tabaccaio di Milano è stato vittima di una violenta rapina la sera dell’8 marzo scorso. Mentre era andato a prendere un caffè in un bar vicino al suo negozio, è stato attaccato alle spalle senza accorgersene, finendo col essere ridotto in fin di vita. Oggi, intervistato dal programma di Rai Uno, ha preferito non mostrare il viso, ancora spaventato dall’accaduto.
“Stanotte è stata una notte difficile, non sono riuscito a dormire,” ha dichiarato, dopo aver appreso la notizia della sua aggressione divulgata il giorno precedente. “Vorrei solo poter dimenticare.” Dell’attacco, ricorda di essere stato brutalmente colpito, provando un dolore inimmaginabile. Ha raccontato di essere stato rapinato dell’orologio, regalatogli dalla madre scomparsa sei mesi prima, e di aver provato un dolore intenso e il terrore di morire durante l’aggressione.
Il tabaccaio ha descritto le botte ricevute come così violente da fargli perdere la cognizione, causandogli un dolore intenso e un grande timore per la sua vita. Sottolinea di aver sofferto moltissimo e di avere avuto difficoltà a gestire il dolore nella testa. In seguito all’aggressione, ha perduto 11 kg a causa della difficoltà a mangiare e masticare.
Dopo l’episodio, il tabaccaio ha espresso la sua profonda gratitudine alla polizia, in particolare ai Falchi della squadra mobile di Milano, per il lavoro svolto nell’individuare i responsabili della rapina. Ha anche ringraziato il dottor Rossi del Policlinico di Milano per avergli ripristinato il volto, che era rimasto completamente sfigurato a causa delle lesioni subite durante l’aggressione.
Il tabaccaio ha descritto gli aggressori come folli, affermando di non sapere se riuscirà mai a perdonarli per il gesto eccessivo commesso. Ha sottolineato che non riesce a capire come qualcuno possa rischiare la vita di un’altra persona per un semplice orologio. Ha raccontato di avere avuto la fortuna che una signora lo abbia difeso, facendo fuggire due degli aggressori, ma uno ha continuato a percuoterlo ripetutamente.
Durante la trasmissione televisiva, la commentatrice Anna Vagli ha condiviso la sua esperienza di aver subito un furto simile due anni prima, sottolineando che è una modalità di rapina diffusa. Samantha De Grenet ha aggiunto che suo padre è stato rapinato a Milano, anche se con meno violenza rispetto a oggi. Ha evidenziato la triste realtà che oggi non ci si sente liberi di indossare oggetti di valore in pubblico, rischiando la vita per semplici beni materiali.