Taglio di 25 punti base dalla BCE: i tassi tornano a scendere
La sede della Banca Centrale Europea si trova a Francoforte, in Germania. Il Consiglio direttivo della BCE ha recentemente deciso di ridurre i tre tassi di interesse di riferimento di 25 punti base, dopo nove mesi in cui erano rimasti invariati. Questa decisione è arrivata in seguito alla diminuzione dell’inflazione di oltre 2,5 punti percentuali e al miglioramento delle prospettive economiche emerso dalla riunione del Consiglio direttivo di settembre 2023.
L’inflazione di fondo è scesa, rinforzando i segnali di un indebolimento delle pressioni sui prezzi. Nonostante ciò, la Bce si mostra cauta e mette in guardia sulle forti pressioni interne sui prezzi che rimangono attive. Anche se i progressi degli ultimi trimestri sono stati significativi, è probabile che l’inflazione rimanga al di sopra del 2 per cento per gran parte del prossimo anno.
Christine Lagarde, presidente della Bce, ha sottolineato l’impegno dell’istituto a far ritornare l’inflazione al target del 2% nel medio termine. La politica monetaria verrà mantenuta restrittiva finché non si raggiungerà tale obiettivo, restando flessibile e dipendente dai dati economici e finanziari in arrivo.
La decisione di tagliare i tassi è stata accolta positivamente dal ministro dell’Economia e finanze Giancarlo Giorgetti, il quale ha definito la mossa come attesa, opportuna e doverosa. Gli ottimi dati di riduzione dell’inflazione in Italia, ben al di sotto della media dell’area euro, confermano la necessità di una politica monetaria più accomodante.
La Bce si impegna a continuare a seguire da vicino l’andamento dell’inflazione e ad adeguare tutti gli strumenti necessari per garantire il raggiungimento del target del 2%. Lagarde ha sottolineato l’importanza di preservare il buon funzionamento della trasmissione della politica monetaria e di adottare misure adeguate per mantenere stabile il mercato finanziario.
In conclusione, la decisione della Bce di tagliare i tassi si inserisce in un quadro di prudenza e attenzione verso le incertezze economiche ancora presenti. La politica monetaria resterà mirata a favorire la ripresa economica e a contenere le pressioni sui prezzi, garantendo stabilità e solidità alla zona euro.