Tajani: convinti della linea del premier Netanyahu, dialogheremo con gli alleati
Il vicepremier e ministro, Antonio Tajani, commenta il mandato di cattura per il premier israeliano Benjamin Netanyahu deciso dalla Corte penale internazionale, sottolineando la necessità di rispettare la Corte ma di mantenere un ruolo giuridico piuttosto che politico. Tajani afferma che prenderanno le decisioni insieme ai loro alleati, discutendone anche durante il G7 esteri a Fiuggi. La politica estera è definita dal presidente del Consiglio e attuata dal ministro degli Esteri, seguendo la linea tracciata dal governo nella gestione di questo caso delicato.
Commento di Tajani sul mandato di cattura per Netanyahu
Il vicepremier e ministro Antonio Tajani ha commentato il mandato di cattura per il premier israeliano Benjamin Netanyahu, emesso dalla Corte penale internazionale. Tajani ha ribadito che seguirà la linea del presidente del Consiglio, rispettando e sostenendo la decisione della Corte, ma sottolineando l’importanza che quest’ultima mantenga un ruolo giuridico e non politico. Durante l’assemblea Anci a Torino, Tajani ha dichiarato di esaminare attentamente le carte per comprendere le motivazioni dietro la decisione della Corte, attestando la sua condivisione con il presidente del Consiglio.
Il ministro ha annunciato che prenderà decisioni in merito al mandato di cattura insieme ai suoi alleati, iniziando dalle discussioni che avranno luogo durante il G7 esteri a Fiuggi. Tajani ha precisato che la politica estera viene definita dal presidente del Consiglio, mentre il ministro degli Esteri la attua. In seguito ai colloqui con gli alleati durante il G7, verrà deciso il corso d’azione da adottare in risposta al mandato di cattura per Netanyahu.
La posizione di Tajani riflette la volontà di seguire la linea tracciata dal presidente del Consiglio in materia di politica estera. La decisione di esaminare attentamente le motivazioni della Corte e di collaborare con gli alleati per valutare le azioni da intraprendere dimostra il rispetto per le istituzioni giuridiche internazionali. Tajani ha sottolineato l’importanza di un approccio basato sull’analisi delle questioni legali, senza interferenze politiche nella gestione delle controversie legali internazionali.
Commento del vicepremier Tajani sul mandato di cattura per Netanyahu dalla Corte penale internazionale
Il vicepremier e ministro Antonio Tajani ha espresso il suo sostegno alla linea del presidente del Consiglio riguardo al mandato di cattura per il premier israeliano Benjamin Netanyahu da parte della Corte penale internazionale. Tajani ha sottolineato che è suo dovere attuare questa linea politica, poiché la condivide pienamente. Ha annunciato l’intenzione di esaminare attentamente le motivazioni che hanno portato la Corte a prendere questa decisione e di valutare le possibili azioni da intraprendere insieme ai suoi alleati.
Durante l’assemblea dell’Anci a Torino, Tajani ha ribadito il rispetto per la Corte penale internazionale, sottolineando che ritiene che debba svolgere un ruolo giuridico e non politico. Ha enfatizzato l’importanza di seguire la linea dettata dal presidente del Consiglio in materia di politica estera e ha sottolineato che le decisioni verranno prese in consultazione con gli alleati, incluso il confronto che avverrà durante il G7 esteri a Fiuggi a partire da lunedì.
La posizione del vicepremier evidenzia la centralità del ruolo del presidente del Consiglio nella definizione della politica estera e del ministro degli Esteri nel suo attuare. Tajani si è dichiarato convinto che la Corte penale internazionale debba rimanere un organo giuridico e non politico, nella piena consapevolezza delle sue competenze e responsabilità. La questione del mandato di cattura per Netanyahu sarà dunque affrontata con serietà e rispetto delle istituzioni internazionali coinvolte.
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