Tajani: La manovra è volta alla crescita, ma occorre frenare le tendenze stataliste

Tajani: La manovra è volta alla crescita, ma occorre frenare le tendenze stataliste

Antonio Tajani, vicepremier e leader di Forza Italia, critica alcuni aspetti statalisti della legge di Bilancio, definendoli inaccettabili e rischiosi per imprese e famiglie. Chiede correzioni, in particolare riguardo alla presenza di revisori del Mef nelle imprese che ricevono aiuti statali. Tajani sottolinea la necessità di eliminare anche il tetto agli investimenti per beneficiari di contributi pubblici e il blocco del turn over delle forze dell’ordine. Infine, sottolinea l’importanza di una politica economica ispirata all’economia sociale di mercato e di un rafforzamento del fondo di garanzie per l’acquisto della prima casa per i giovani. La BCE dovrebbe tagliare i tassi rapidamente e si auspica una politica industriale italiana ed europea che favorisca la crescita e la competitività.

Tajani critica alcuni aspetti della manovra economica del Governo

Il vicepremier e leader di Forza Italia, Antonio Tajani, ha espresso il suo parere sulla manovra economica del Governo, definendola corretta e equilibrata nel complesso ma evidenziando alcune criticità. In particolare, Tajani ha manifestato preoccupazione per la presenza di elementi statalisti e dirigisti all’interno della legge di Bilancio, che potrebbero danneggiare imprese e famiglie. Tra le misure contestate vi è l’obbligo imposto alle imprese beneficiarie di aiuti statali di avere revisori dei conti designati dallo Stato, definendo questa prassi inaccettabile e paragonandola ai metodi della Stasi della Germania dell’Est.

Il vicepremier ha sottolineato la necessità di correggere queste disposizioni e di eliminare restrizioni come il tetto sugli investimenti per le imprese che ricevono contributi pubblici. Tajani ha anche criticato il blocco del turn over delle forze dell’ordine, sottolineando l’importanza della sicurezza come priorità del governo. Inoltre, ha fatto riferimento alla web tax e alla riapertura dei termini del concordato, evidenziando la necessità di proteggere i piccoli imprenditori e di garantire un flusso maggiore di entrate per lo Stato.

Infine, Tajani ha lodato alcune correzioni apportate alla manovra, come il potenziamento del fondo di garanzie per l’acquisto della prima casa per i giovani e l’allargamento degli sgravi per le mamme lavoratrici autonome. Ha inoltre evidenziato la necessità che la Banca Centrale Europea intervenga con decisione sui tassi di interesse e ha suggerito la revisione delle politiche industriali italiane ed europee per favorire la crescita e la competitività, con particolare attenzione alle sfide legate alla crisi tedesca e alla transizione Green.

Tajani critica la manovra economica e chiede correzioni

Antonio Tajani, vicepremier e leader di Forza Italia, ha espresso delle critiche sulla manovra economica proposta dal governo. Pur ritenendola corretta e equilibrata nel complesso, ha evidenziato alcuni aspetti statalisti che reputa inaccettabili. In particolare, ha contestato la decisione di imporre alle imprese riceventi aiuti statali la presenza di revisori dei conti rappresentanti del Mef, sostenendo che possa spaventare gli investitori e creare panico.

Secondo Tajani, alcune misure incluse nella legge di Bilancio, come il tetto sugli investimenti per le imprenditori che ricevono contributi pubblici e il blocco del turnover delle forze dell’ordine, vanno riviste e corrette. Inoltre, ha dichiarato che il governo dovrebbe eliminare la web tax a tutela dei piccoli imprenditori e favorire la riapertura dei termini del concordato per agevolare le imprenditoriali in difficoltà.

Il politico ha sottolineato l’importanza di correggere queste normative per garantire un equilibrio tra da un lato il supporto alle imprese e dall’altro la tutela dei cittadini. Tajani ha infine invocato una maggiore incisività della Banca Centrale Europea nel taglio dei tassi e ha evidenziato la necessità di una politica industriale italiana ed europea che favorisca la crescita e la competitività, anche affrontando le sfide legate alla crisi economica tedesca e alle problematiche della transizione Green.

Non perderti tutte le notizie di politica su Blog.it

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *