Tajani offre supporto per la pacificazione e la ricostruzione della Siria
Il vice premier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, ha svolto una missione a Damasco per incontrare le nuove autorità siriane e discutere della transizione post-guerra civile. Durante l’incontro, Tajani ha confermato l’impegno dell’Italia nel sostenere la pace e la ricostruzione del Paese. Si è parlato anche di favorire un processo politico inclusivo e affrontare le necessità socio-economiche del Paese. L’Italia ha annunciato nuovi interventi di cooperazione allo sviluppo e si impegna a coordinarsi con i partner internazionali e le Nazioni Unite per favorire il ritorno sicuro e dignitoso dei rifugiati in Siria. Tajani ha visitato la moschea Omayyadi e la cappella di San Paolo di Damasco durante la missione.
Antonio Tajani in missione a Damasco per sostenere il processo di transizione in Siria
L’ultima missione del vice premier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, a Damasco è stata caratterizzata da incontri significativi con le autorità siriane, tra cui il capo della nuova amministrazione, Ahmed Al Shara, e il ministro degli Affari Esteri, Hassan Al Shibani. Tajani ha ribadito l’impegno dell’Italia nel sostenere il processo di transizione post-guerra civile e post-regime di Assad. Durante gli incontri, ha sottolineato l’importanza di un processo politico inclusivo che garantisca le libertà fondamentali di tutti i siriani e valorizzi il ruolo dei cristiani come cittadini con diritti pieni.
Il ministro ha annunciato un pacchetto di nuovi interventi di cooperazione allo sviluppo, che coinvolgerà le organizzazioni della società civile italiana. L’Italia ha già stanziato oltre 40 milioni di euro per la popolazione siriana e i rifugiati nei Paesi limitrofi dal 2019. Tajani ha inoltre espresso la volontà di incrementare il coordinamento con i partner internazionali e le Nazioni Unite per favorire un rientro volontario, sicuro e dignitoso dei rifugiati in Siria.
Durante la missione, il ministro ha visitato la moschea Omayyadi e si è recato alla cappella di San Paolo di Damasco, evidenziando la dimensione interreligiosa e la storia ricca della regione. Con il suo impegno diplomatico e umanitario, Tajani ha dimostrato il ruolo di primo piano che l’Italia intende svolgere nella stabilizzazione della regione e nel sostegno al popolo siriano verso la pace e la ricostruzione.
Antonio Tajani in missione a Damasco: l’impegno dell’Italia nella ricostruzione della Siria
Antonio Tajani, vice premier e ministro degli Esteri dell’Italia, ha recentemente compiuto una visita ufficiale a Damasco, dove ha incontrato le nuove autorità siriane e ha discusso della transizione post-guerra civile nel paese. Durante la missione, Tajani ha sottolineato l’impegno dell’Italia nel sostenere il processo di pace e di ricostruzione in Siria, lavorando per una stabilità nella regione. L’Italia è l’unico Paese del G7 ad avere un’ambasciata operativa a Damasco, dimostrando così il suo ruolo chiave nel processo di transizione.
Durante gli incontri con le autorità siriane, è emersa l’importanza di garantire un processo politico inclusivo che rispetti le libertà fondamentali di tutti i cittadini siriani, compresi i cristiani. Tajani ha annunciato nuovi interventi di cooperazione allo sviluppo per sostenere le necessità socio-economiche del Paese, già stanziando oltre 40 milioni di Euro per la popolazione siriana e i rifugiati nei Paesi limitrofi dal 2019.
Inoltre, il ministro ha sottolineato l’importanza del coordinamento internazionale per favorire il ritorno volontario e sicuro dei rifugiati in Siria e ha evidenziato il ruolo delle Nazioni Unite in questo processo. Durante la visita, Tajani ha avuto l’opportunità di visitare la moschea Omayyadi, un simbolo dell’Islam, e la cappella di San Paolo di Damasco, testimoniando così il dialogo interreligioso e la cultura di accoglienza della Siria.
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