Tajani sul mes “Il MES non può essere strumento emergenziale”
Continua la diatriba nel governo sul Mes, di seguito le parole del Vicepremier Antonio Tajani.
Il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, ha sottolineato durante il Question time alla Camera che il Mes (Meccanismo Europeo di Stabilità) è stato creato nel 2012 in un contesto di incertezza economica per permettere il salvataggio delle economie in crisi.
Tuttavia, Tajani evidenzia che l’attuale quadro storico richiede un’evoluzione dello strumento e una riforma più strutturale per affrontare le sfide attuali.
Il Mes è nato come uno strumento di emergenza per affrontare la crisi economica del passato.
Il trattato firmato nel 2012 ha permesso all’Italia e ad altri paesi di aderire al Mes al fine di salvaguardare le economie in difficoltà.
Tuttavia, Tajani sottolinea che le condizioni economiche e finanziarie sono notevolmente mutate, rendendo necessaria una revisione del Mes per renderlo adeguato alle sfide attuali.
La necessità di dotare l’UE di strumenti adeguati
Secondo Tajani, l’obiettivo attuale è dotare l’Unione Europea dei mezzi necessari per affrontare le sfide economiche e finanziarie che si presentano. Mentre il Mes ha svolto un ruolo importante in passato, Tajani sostiene che non può più essere considerato solo uno strumento emergenziale. È necessaria una riforma più ambiziosa per garantire che il Mes possa affrontare le sfide future in modo efficace.
Tajani sostiene che il Mes deve assumere una nuova vocazione e sottolinea l’importanza di cambiamenti strutturali per renderlo uno strumento più efficace. Tuttavia, il vicepremier mette in guardia da un’indebita accelerazione nel processo di riforma, poiché potrebbe rivelarsi controproducente. È necessario intraprendere una riforma più ambiziosa, prendendo in considerazione le esigenze attuali e future dell’Unione Europea.
L’evoluzione
Il Mes, nato come uno strumento di emergenza durante la crisi economica del passato, richiede un’evoluzione per affrontare le sfide attuali. Tajani sottolinea che l’Unione Europea deve dotarsi di strumenti adeguati per affrontare le difficoltà economiche e finanziarie. Il Mes non può più essere considerato solo uno strumento emergenziale e richiede una riforma più strutturale per essere efficace.
Tuttavia, Tajani mette in guardia da un’accelerazione eccessiva nel processo di riforma, invitando a un approccio più ponderato e ambizioso per garantire la sua efficacia nel lungo termine.