Tangenti nella sanità milanese: arrestati quattro primari

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Tangenti nella sanità milanese: aperta un’inchiesta sulle tangenti della sanità lombarda che ha portato agli arresti domiciliari di quattro primari degli ospedali Pini e Galeazzi, mentre è finito in carcere l’imprenditore Tommaso Brenicci , presidente della Eon medica srl di Monza che si occupa di apparecchiature mediche.

Tangenti nella sanità milanese: indagato l’ex magistrato Cioppa

Indagato per favoreggiamento e abuso di ufficio anche Gustavo Cioppa ex magistrato ed ex sottosegretario alla presidenza della Regione Lombarda durante la giunta Maroni. L’accusa che ha portato all’apertura dell’inchiesta sulle presunte tangenti in ambito sanitario che ha coinvolto gli ospedali milanesi Pini e Galeazzi è quella di aver fornito forniture di protesi ortopediche in cambio di mazzette e regali.

A finire nel mirino degli inquirenti Paola Navone e e Giorgio Maria Calori, rispettivamente direttore sanitario dell’istituto ortopedico Gaetano Pini-Cto, e primario di ortopedia , ma anche Lorenzo Drago, direttore  laboratorio analisi e e Carlo Luca Romanò responsabile del centro di chirurgia ricostruttiva.

Tangenti nella sanità milanese: “Il Pini è l’ospedale più facile del mondo”

Uno dei passaggi fondamentali dell’inchiesta che ha condotto la Guardia di Finanza ad eseguire un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti dei nosocomi milanesi è stata un’intercettazione ambientale nella quale l’imprenditore Brenicci dice che ” Il Pini è l’ospedale più facile del mondo , perchè non ci sono gare se sei un amico di un chirurgo è fatta, usi i prodotti che vuole, cioè è  tutto libero, tutto libero!”, descrivendo cosi la ” scarsa trasparenza e legalità nelle pubbliche forniture dell’Istituto Ortopedico Cto-Gaetano Pini.

Tangenti nella sanità milanese: finta operazione per intervenire presso la clinica privata

Ad avere approfittato della scarsa trasparenza sarebbero stati alcuni medici che avrebbero chiesto in cambio beni di lusso e contanti. Grave l’accusa contro Calori che in un’intercettazione avrebbe ammesso che  stava pianificando un’operazione di un paziente per una finta grave  infezione che avrebbe portato all’amputazione del piede dell’uomo, con l’unico scopo di procedere con l’intervento presso una clinica privata a Milano, perchè aveva bisogno di denaro.

E’ finita agli atti anche una denuncia anonima secondo cui ” all’interno dell’azienda Pini- Cto vengono spartiti soldi pubblici in modo clientelare, che dovrebbero servire invece per il bene della popolazione, le ditte fornitrici sono sempre le stesse e i regali per alcuni primari e la direttrice sanitaria sono sempre più costosi”

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