Terremotati in protesta a Roma, via Salaria bloccata con i trattori
Protesta dei terremotati a Roma. Una delle vie principali della capitale, via Salaria, è stata bloccata sta mattina in più punti. Centinaia di persone a manifestare, ma i protestanti continuano ad affluire. Trattori, tavoli e sedie per bloccare le strade. Le vittime del terremoto chiedono allo Stato di rispettare le promesse e chiedono un incontro a un tavolo di governo.
Traffico bloccato all’altezza di Torrita, prima dello svincolo per Amatrice e ad Arquata del Tronto. Manifestazioni in 10 comuni di versi oltre che a Roma. Sugli striscioni appaiono scritte come: “Rispettate il nostro dolore e le nostre promesse”, “Non molliamo”, “La terra trema, noi no”, “Arquata non muore”. Per bloccare il flusso di macchine, i manifestanti hanno “posteggiato” un trattore per bloccare la strada, altri invece si sono seduti attorno a tavoloni portati da casa. Polizia, carabinieri e polizia municipale cercano di calmare la situazione.
La richiesta
Il messaggio è un ultimatum al governo: “”Questo è un ultimatum al governo: o entro una settimana incontreremo a un tavolo il governo, i capigruppo di Camera e Senato e il commissario Vasco Errani oppure bloccheremo l’Italia: basta parole, vogliamo dei fatti”. La richiesta è di una riunione con il governo, la protezione civile e i capigruppo dei partiti entro una settimana. Presto e subito, altrimenti giurano di bloccare tutto lo Stivale.
Nessuna ricostruzione
Presenti le rappresentanze di 4 regioni e 131 comuni: “Ci manca una casa, ci manca una prospettiva, non c’è informazione. Nulla è operativo, i decreti non sono attuativi. Manca la volontà. In sette mesi hanno portato 25 container travestiti da casette, e hanno fatto pure la sfilata. Non ci sono gli aiuti alle imprese. La scorsa settimana Gentiloni ha parlato di cose che non esistono: il miliardo l’anno nel decreto non c’è. Siamo stanchi di parole: se non otterremo risultati concreti bloccheremo il paese”.