Dopo il terremoto la rinascita di Norcia: la semina della lenticchia
Dopo il terremoto che ha distrutto Amatrice e le zone limitrofe oggi si festeggia la rinascita di Castelluccio di Norcia e della sua lenticchia.
Riparte la semina della lenticchia tipica: le 16 seminatrici, i tre trattori a cingoli e tutti gli altri mezzi agricoli utili alla semina sono arrivati tra frane e massi.
Sono arrivati i 400 quintali di sementi preparati dagli agricoltori.
“L’arrivo dei trattori e degli altri mezzi agricoli nell’altopiano, salva lo straordinario spettacolo della fioritura della lenticchia di Castelluccio atteso da 250mila turisti, ma anche una specialità divenuta il simbolo della riscossa delle aree terremotate” afferma la Coldiretti.
Si è strattato di una corsa contro il tempo per garantire la sopravvivenza di un prodotto simbolo delle aree terremotate. Un importante indotto economico ed occupazionale e svolge un effetto traino per il turismo e l’intero settore agroalimentare.
Le strutture in costruzione
È prevista anche la realizzazione di un’area per ospitare le attività economiche locali in attesa della ricostruzione. Ma anche capannoni e magazzini per lo stoccaggio e la vendita in una zona nei Piani di Castelluccio.
Il villaggio diffuso avrà un impatto ambientale molto ridotto grazie anche all’utilizzo di materiali ecocompatibili e a principi di bio-edilizia.
Oltre alle attività produttive, verrà dato spazio anche a quelle commerciali. A Castelluccio, dal 30 ottobre scorso non vive più nessuno, ci sono solo i militari a garantire la sicurezza della “zona rossa”.
Per molti dunque è un ritorno a casa, nella speranza che prima o poi diventi definitivo. Intanto a fine giugno l’inizio della rinascita sarà salutata dallo spettacolo unico della fioritura.
Chi abitava qui ha dovuto andare a vivere altrove. Chi aveva la terra qui ha potuto soltanto pregare e protestare da lontano per rivederla.
La semina della lenticchia
La semina è solo l’inizio. Stefano Di Giovanbattista ha 28 anni, da quando ha ricordi ci sono delle lenticchie da coltivare. «Il tempo matura la lenticchia ma non ara il campo», scrive su Facebook.
È la verità. La semina può durare anche due mesi per chi ha molti ettari di terra da coltivare. Due mesi di strada dissestata e passaggi protetti attraverso la montagna.
A fine giugno, però, l’altopiano si copre di un prato di fiori viola, uno spettacolo che lo scorso anno portò a Castelluccio 250 mila visitatori.
I coltivatori sono decisi a lottare anche per «la Fiorita», come chiamano la straordinaria esplosione di fiori nella piana.