Terrorismo, autobomba a Kabul: 90 morti e 400 feriti
Autobomba a Kabul, circa 90 morti e 400 feriti. È successo stamattina. Una vettura imbottita di esplosivo è esplosa a piazza Zanbaq, nei pressi del palazzo presidenziale. L’esplosione ha mandato in frantumi i vetri del palazzo del governo a trecento metri di distanza. Anche l’ospedale dell’organizzazione non governativa italiana, Emergency, è stato coinvolto nell’esplosione e sta lavorando per aiutare i feriti collusi.
Le prime ricostruzioni hanno ipotizzato si potesse trattare di un attacco all’ambasciata tedesca, che si trova a pochi metri dal luogo dell’attentato. Nella zona, però, si trova anche il quartier generale della missione Resolute Support, impegnata a contrastare le organizzazioni terroristiche islamiste, come i Taleban e l’Isis. È più probabile, quindi, che l’obiettivo del kamikaze fosse proprio quello.
Il bilancio del ministero della sanità
Il ministero della sanità locale ha pubblicato un primo bilancio, dove si parla di 90 morti e 400 feriti. Il bilancio è provvisorio e probabilmente destinato ad aumentare. Pare che non sia stato coinvolto nell’incidente nessun commissario Nato.
L’attacco kamikaze non è ancora stato rivendicato da nessuna cellula terroristica. Lo scorso mese, i taleban hanno attaccato una caserma nei pressi della città di Mazar-e-Sharif, dove i jihadisti hanno ucciso 135 soldati. Sotto attacco anche le province di Kunduz e dell’Helmand.
L’America invierà nuove truppe in Afghanistan
Donald Trump ha annunciato la volontà di aumentare il numero di truppe statunitensi da inviare sul territorio degli scontri a matrice terroristica. Cinquemila o diecimila unità potrebbero essere inviate in Afghanistan, dove al momento si trovano 8400 marines e 5000 alleati Nato.
Talebani e Ulema estranei ai fatti
I talebani si dicono estranei ai fatti. Il loro portavoce, Zabihullah Mujahid, tramite un tweet ha comunicato che il gruppo “non è per la pace, ma condanna ogni attentato come questo che causa vittime civili”. Anche il Consiglio degli ulema afghani condanna l’attacco, poiché, spiegano, “compiere attentati simili nel mese sacro del Ramadan è totalmente contro l’umanità”.
Messaggi di cordoglio
Papa Francesco si stringe al dolore dei familiari delle vittime: “Avendo appreso con tristezza dell’abominevole attacco a Kabul e dei molti morti e gravemente feriti, esprimo le mie sentite condoglianze a tutti i colpiti da questo brutale atto di violenza. Raccomando le anime dei defunti alla misericordia dell’Onnipotente e assicuro al popolo afghano incessanti preghiere per la pace”.
Anche Antonio Guterres, segretario generale delle Nazioni Unite ha espresso il proprio dolore, ribadendo ancora una volta l’importanza di “intensificare il contrasto al terrorismo e all’estremismo violento. Gli attacchi indiscriminati contro i civili rappresentano una grave violazione dei diritti umani”.