Terza vittima del tallio, morta anche la madre dopo giorni di agonia
Il tallio fa un’altra vittima. Dopo la morte di Patrizia Del Zotto e del padre di quest’ultima, Giovanni Battista, ora è deceduta anche la madre. La famiglia Del Zotto è stata colpita da intossicazione da tallio.
Le indagini continuano
I carabinieri di Rivignano della compagnia di Latisana (Udine) hanno fatto un nuovo sopralluogo nella casa di campagna di Santa Marizza di Varmo (Udine) in cui aveva trascorso le ferie estive la famiglia Del Zotto. I militari , accompagnati dai tecnici dell’Azienda sanitaria 3, hanno prelevato i filtri di un deumidificatore e di un condizionatore dell’abitazione, che saranno analizzati per verificare un’eventuale contaminazione da tallio.
Secondo quanto riferito dai familiari delle vittime, i due impianti sarebbero stati tenuti costantemente accesi durante il periodo delle ferie estive in Friuli. Gli investigatori procedono dunque a 360 gradi, vagliando tutte le ipotesi.
E’ già stata esclusa la presenza di tallio nell’acqua del pozzo artesiano, si attendono ancora gli esiti delle analisi di laboratorio sui campioni di topicida e altro materiale prelevato nell’abitazione. L’avvelenamento da tallio non è molto diffuso, ma una volta entrati in contatto con il veleno, che un tempo veniva usato per i topicidi, il suo effetto può essere letale.
Le ipotesi
L’ipotesi più accreditata al momento è quella di un avvelenamento alimentare. Per questo è stato campionato un lungo elenco di cibi ritrovati nelle cucine di Nova e di Varmo. La Procura di Monza ha aperto un fascicolo per omicidio colposo e indaga per capire l’origine del misterioso avvelenamento.
Tra le ipotesi prese in considerazione ci sono l’intossicazione avvenuta per un topicida, oppure una contaminazione dell’acqua di un pozzo artesiano, o ancora per esalazioni dagli escrementi dei piccioni, presenti in grandi quantità nel fienile della cascina di Varmo. Ognuna di queste ipotesi è stata attentamente valutata, ma nessuna al momento appare risolutiva.