Test d’ingresso di Medicina: una carica di aspiranti per pochi posti
Oggi è il giorno del test per l’accesso alla facoltà universitaria di Medicina e Chirurgia in tutta Italia: dei circa 67 mila aspiranti solo uno su sette avrà la possibilità di diventare una nuova matricola. In totale i posti disponibili per Medicina e Odontoiatria sono poco più di diecimila (9.100 per la prima e 908 per la seconda).
La prova
Ogni studente dovrà rispondere a 60 quesiti in 100 minuti. Ci sono domande di cultura generale, logica, biologia, chimica, fisica e matematica, uguali in tutta Italia. Quest’anno c’è stata una riduzione dei posti disponibili rispetto allo scorso anno (9.224 anziché 9.100).
Proteste davanti molte università
Questa mattina, in occasione dello svolgimento dei test di ammissione a Medicina, gli studenti hanno infatti manifestato sotto i principali atenei italiani per dire ‘No all’estinzione‘ e per l’abolizione dell’accesso ‘controllato’ alle facoltà. La progressiva riduzione del numero di posti per l’accesso ai corsi di laurea in Medicina e Chirurgia è ritenuto inaccettabile e va lesivo del il diritto allo studio.
“E’ inaccettabile che uno studente in uscita dalle scuole superiori non possa scegliere liberamente il suo percorso di studi, i test non valutano realmente la preparazione, ma vogliono selezionare e ridurre in numero i futuri studenti universitari. La sentenza di Milano sul numero chiuso a Studi umanistici dimostra che la selezione all’ingresso è ingiusta e va abolita, servono assunzioni e finanziamenti per garantire il diritto costituzionalmente sancito di accedere ai gradi più alti degli studi” dichiara invece Francesca Picci, coordinatrice nazionale dell’Unione degli studenti.
Anche il Fronte della gioventù comunista oggi ha realizzato un’azione di protesta all’università La Sapienza a Roma, accogliendo gli studenti con lo slogan ‘Via il numero chiuso – No all’università di classe‘. Azioni realizzate in contemporanea anche nelle università di Milano, Torino, Bologna, Padova, Firenze, Napoli, Bari e Palermo.
I laureati in Medicina hanno quasi tutti frequentato il liceo scientifico (59 per cento) o classico (32 per cento). Secondo i dati forniti da AlmaLaurea gli studi vengono portati a termine, in media, intorno ai 27 anni e per farlo si impiegano 7,3 anni. Il voto medio di laurea è altissimo, 110 su 110. L’88 per cento dei medici, dopo la laurea, è impegnato in attività di formazione come tirocinio, scuola di specializzazione post-laurea o collaborazione volontaria. Entro il primo anno dal termine degli studi il 64 per cento dei nuovi medici ha un posto di lavoro e guadagna in media 1.530 euro al mese.
I medici diminuiscono come i posti a disposizione
“Per giustificare il numero chiuso si parla sempre di meritocrazia, ma non si tiene conto delle differenze economiche che esistono- ha dichiarato Alessio Angelucci, segretario romano del Fgc-. C’è chi viene da prestigiosi licei del centro e chi da scuole ‘di serie B’, chi prepara il test con corsi privati da 3.000 euro e chi passa l’estate a lavorare per pagarsi gli studi. Come si fa a parlare di merito se non si parte dalle stesse condizioni? Questi test, inoltre, servono a tagliare sulla sanità pubblica che oggi è in crisi per mancanza di organico, a tutto vantaggio del privato e in linea coi diktat della Ue.
Il saldo fra pensionati e neolaureati è negativo e ogni anno si perdono 800 medici mentre l’età media sale. In 10 anni i lavoratori della sanità sono calati di 22mila unità. Non è di questi test che gli studenti o l’università hanno bisogno. Bisogna invertire la rotta su un’istruzione del tutto asservita a logiche di profitto e interessi privati. La Gioventù comunista rivendica un’università pubblica accessibile a tutti indipendentemente dal reddito, inserita in una pianificazione nazionale che garantisca effettivamente alle nuove generazioni il diritto a un lavoro senza precarietà”.
Nei prossimi giorni toccherà agli altri corsi di laurea. Domani, 6 settembre, è prevista la prova per Medicina veterinaria mentre, per giovedì 7, è fissata quella per le aspiranti matricole di Architettura. Il 13 settembre sono previsti i test per le Professioni sanitarie. A seguire, il 14 e il 15 via alle selezioni, rispettivamente, per Medicina e Chirurgia in inglese e per Scienze della formazione primaria.