Texas, presentate due leggi choc contro l’aborto
Il Texas vara due leggi choc anti-aborto: non si potrà più aspirare il feto al terzo mese. Inoltre i medici potranno anche non informare i genitori delle eventuali malformazioni del feto.
Ieri in Texas sono stati approvati dal parlamento due leggi contro le interruzioni di gravidanza. I due provvedimenti sono stati presentati dai repubblicani e hanno ottenuto una buona maggioranza (25 sì contro 9 no).
Le leggi
Il primo provvedimento riguarda l’abolizione della dilatazione ed aspirazione del feto. Un pratica che viene eseguita entro le 20 settimane di vita del feto. Questa operazione garantisce la salute della donna ma implica l’asportazione di un embrione vivo. Per la seconda legge, i medici sono sollevati da ogni responsabilità legale se non comunicano ai genitori le malformazioni del nascituro. L’informazione potrebbe spingere i futuri genitori ad interrompere la gravidanza.
Il dissenso
Nonostante le leggi abbiano ottenuto la maggioranza dei consensi, il tribunale esprime il suo dissenso. La Texas Alliance for Life, altra protagonista per la lotta contro l’aborto, ha riconosciuto le leggi ma si è rifiutata di sponsorizzare l’iniziativa. Brandon Creighton, il senatore repubblicano ha difeso le leggi sottolineando che lo scopo principale è difendere i medici. Sono diventate numerose le cause legali e le richieste di risarcimento da danni nei confronti del personale sanitario. “È inaccettabile che i medici possano essere penalizzati perché difendono la sacralità della vita umana”, ha dichiarato il senatore.
La sconfitta alla camera sarebbe un disastro per il paese che ha dato alle leggi una priorità. Anche per Donald Trump la disapprovazione delle leggi sarebbe un piccolo fallimento. Queste erano due delle promesse che gli hanno permesso di conquistare la Casa Bianca. Martedì scorso infatti, il presidente degli Stati Uniti era andato al Campidoglio per provare a convincere chi è ancora indeciso, ma non è riuscito nell’intento. Ieri il leader del gruppo Mark Meadows ha comunicato che 27 parlamentari del gruppo erano sicuri di votare contro. Se il blocco resterà unito, la legge fallirà.