Tiziano Ferro si racconta: Consoli, Tenco e tripletta al Meazza
In un’intervista al Corriere della Sera, Tiziano Ferro racconta il suo momento d’oro. Il cantante sarà infatti il primo superospite della puntata di debutto di Sanremo 2017.
Ormai è un veterano di quel palco che ha calcato sempre come ospite ma mai da concorrente. Eppure, quando era solo un diciottenne, Tiziano provò a partecipare a Sanremo con il brano “Quando ritornerai”, inserito nella raccolta del 2014 “Tzn The best of”.
Proprio in quell’occasione mr Iron fu notato da Mara Maionchi e Alberto Salerno, i produttori che lo porteranno al successo, e da i Sottotono, band rap molto in voga a cavallo fra i ’90 e i duemila e che ingaggiò Ferro come corista per il tour.
Il cantante di Latina tornò sul palco di Sanremo nel 2006 per duettare con Michele Zarrillo nel brano “L’alfabeto degli amanti”, «Mi veniva da vomitare e lo dico fuor di metafora», racconta. L’anno successivo con Baudo e la Hunziker alla conduzione tornò da superospite. Idem nel 2015, dove ottenne un ovazione generale da parte della platea, dell’orchestra e dal pubblico a casa.
Quanto all’ospitata della prossima settimana: «Porterò i brani del nuovo disco, ci sarà anche Carmen Consoli per “Il conforto” e farò un pezzo non mio, una sorpresa, ma che sta bene in quel contesto. Sto provando molto ed evito il viaggio mentale dell’ansia. Non mi appartiene», afferma.
L’artista ha deciso di omaggiare Luigi Tenco con “Mi sono innamorato di te”, disponibile su tutte le piattaforme di streaming e download subito dopo la performance. “Pensare di poter interpretare questa canzone mi rende orgoglioso di essere artista. Tenco mi ha insegnato il valore della fragilità e del coraggio necessario per scrivere con onestà una canzone d’amore”, ha detto Tiziano.
“Pensare di poter interpretare #MiSonoInnamoratoDiTe di Tenco mi rende orgoglioso di essere artista”. Succederà Martedì 7/02 a @SanremoRai. pic.twitter.com/VhNJgs4NB5
— Tiziano Ferro (@TizianoFerro) 1 febbraio 2017
Nonostante sia una ballad, «Il conforto» è il pezzo più trasmesso dalle radio. Come spiega il cantautore di Latina questo grande favore da parte del pubblico?
«Sin da subito ho sentito che sarebbe stato un brano importante, ma non pensavo così tanto. Credo diventerà essenziale nel mio repertorio. L’ho notato dalle reazioni che ho avuto. Sono “resuscitati” conoscenti che non si facevano vivi da tempo».
«Il tema non è solo l’amore, è più universale: la consapevolezza del bisogno che si ha degli altri. Ci sono rapporti personali di co-dipendenza, a volte non sani, ma se a un certo punto, come dice il testo, con la tua tenda vieni nel mio deserto è una crescita. È di conforto sapere che esistono persone che sono un punto di riferimento. La mia vita pubblica mi spinge a esibire un sorriso anche quando quella privata va da un’altra parte. Allora se non mi sento all’altezza delle giornate preferisco non uscire. Anche per questo ora vivo a Los Angeles. Però mi sembrava troppo autoreferenziale, così all’evento negativo ho affiancato il conforto» spiega Tzn, come lo chiamano i fan.
In estate partirà la tourné negli stadi, che prevede addirittura “el triplete” a San Siro: «Sono senza parole e mi riempie di orgoglio. Il pop non è abituato a questo. Tre show a S.Siro se li possono permettere Vasco, Liga, Jova e gli U2. Farò un concerto con quello che la gente vuole sentire».
Un successo senza presenza sui social network, senza rispondere a chi lo tira in ballo, come Fedez e Jax…
«Alla vecchia, sono old school… Non è una mia polemica contro i social, ma quel modo di discutere non mi assomiglia. Conduco la mia vita artistica come facevano quelli che mi hanno innamorare della musica. Se avessi saputo tutto di Freddie Mercury, Stevie Wonder, Whitney Houston forse non sarebbe stato lo stesso. Ci vuole un po’ di aura, di magia. Fra dischi, interviste e tour sarò sempre fra le scatole. I social ti fanno sentire obbligato ad avere un’opinione su tutto. Preferisco parlare quando ho qualcosa da dire. E anche se ce l’ho non è detto che voglia condividerlo con tutti».