Tragedia a Roma: anziana muore dopo aver mangiato zuppa contaminata da botulino
Una donna di 79 anni è morta per intossicazione da botulino dopo aver mangiato una zuppa pronta a Roma. La figlia, che ha assaggiato il piatto, è sopravvissuta. La procura di Roma ha aperto un fascicolo per omicidio colposo. Le indagini hanno confermato tracce di botulino nella zuppa ai carciofi. Servono ulteriori indagini per stabilire l’origine del batterio. Le zuppe fresche sono spesso colpite da allerte per botulino, come avvenuto con un lotto richiamato a maggio. È importante conservare e cuocere correttamente questi prodotti per evitare rischi. Sostieni il nostro sito indipendente dedicato alla sicurezza alimentare.
Intossicazione da botulino: caso di una donna anziana a Roma
Una donna di 79 anni sarebbe deceduta a causa di un’avvelenamento da botulino dopo aver consumato una zuppa pronta acquistata in un supermercato di Roma. Anche la figlia dell’anziana è stata colpita, ma fortunatamente è sopravvissuta dopo un periodo di ricovero. Il caso risale a fine settembre, ma è stato reso noto solo di recente in quanto la procura di Roma ha avviato un’indagine per omicidio colposo.
Le analisi condotte dalla Asl locale e dai Nas sui resti della zuppa ai carciofi trovata nella casa della vittima hanno confermato la presenza di tracce di botulino. Ulteriori controlli hanno permesso di identificare il lotto di produzione del prodotto, tuttavia, era già scaduto al momento del consumo. Non sono state segnalate allerte alimentari per botulino riguardanti zuppe ai carciofi nel mese di settembre, ma ulteriori indagini sono necessarie per determinare se il batterio era presente nella zuppa acquistata. È anche possibile che la contaminazione sia avvenuta successivamente a causa di una cattiva conservazione.
Le zuppe fresche possono rappresentare un rischio per la presenza di botulino. Recenti richiami di prodotti simili dimostrano la necessità di una corretta conservazione e cottura. L’Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie sottolinea l’importanza di conservare le zuppe pronte in frigorifero e cucinarle accuratamente prima di consumarle per evitare rischi per la salute.
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Morte per intossicazione da botulino nel Lazio: indagini in corso
Una donna di 79 anni è deceduta a causa di un’intossicazione da botulino dopo aver consumato una zuppa pronta acquistata in un supermercato di Roma. Anche la figlia, che ha assaggiato il piatto, è stata colpita dai sintomi ma è riuscita a sopravvivere dopo essere stata ricoverata in ospedale. La procura di Roma ha aperto un fascicolo per omicidio colposo in seguito all’accaduto avvenuto a fine settembre.
Le analisi condotte dall’Asl e dai Nas sui resti della zuppa ai carciofi hanno confermato la presenza di tracce di botulino nella casa della vittima. Ulteriori verifiche hanno permesso di identificare il lotto di produzione del prodotto, anche se ormai era già scaduto al momento dell’analisi. Non sono state emesse allerte alimentari riguardanti la presenza di botulino nelle zuppe ai carciofi lo scorso settembre, ma sono necessarie ulteriori indagini per determinare se il batterio fosse presente nella confezione acquistata nel supermercato.
Le zuppe fresche sono spesso soggette a rischi di contaminazione da botulino. Recentemente, il Ministero della Salute ha segnalato il richiamo di un lotto di zuppa con farro e verdure di Eurospin a causa della presenza del batterio. Queste zuppe, considerate sane e pratiche, devono essere conservate correttamente e riscaldate accuratamente prima del consumo per eliminare qualsiasi rischio. È fondamentale seguire scrupolosamente le istruzioni di conservazione e cottura per evitare intossicazioni.
Il caso della donna nel Lazio rimane al centro delle indagini, mentre è fondamentale diffondere consapevolezza sull’importanza di seguire correttamente le indicazioni di preparazione e conservazione degli alimenti pronti, per garantire la sicurezza alimentare in ogni momento.
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