Trapani, arrestati l’ex sindaco e un armatore: l’accusa è corruzione

0

Presunte tangenti sui fondi per il trasporto marittimo, arrestati a Trapani l’ex sindaco Girolamo Fazio, l’armatore Ettore Morace e un funzionario della Regione siciliana, Giuseppe Gandolfo.

Morace è stato condotto in carcere, Fazio e Gandolfo sono agli arresti domiciliari. La procura di Palermo gli contesta l’accusa di corruzione.

I fermi sono stati eseguiti dai carabinieri dei comandi provinciali di Palermo e Trapani.

Fazio, 63 anni, deputato regionale del Gruppo Misto, in passato si era candidato con Forza Italia. È stato uno dei principali esponenti dello svolgimento a Trapani dell’America’s Cup. Nelle elezioni amministrative del 13 maggio 2007 era stato riconfermato con il 64,2%, con una coalizione di centro destra, fino al 2012.

Morace è figlio dell’armatore Vittorio Morace, patron della squadra di calcio del Trapani che milita in serie B. Nel 2011 è stato presidente e amministratore delegato della newco CIN (Compagnia Italiana di Navigazione), società nata per rilevare la ex Tirrenia di navigazione. Nel 2015 è stato nominato amministratore delegato di Liberty Lines, compagnia di navigazione, mentre nell’aprile del 2016 ne aveva assunto la presidenza.

I provvedimenti di fermo eseguiti dai carabinieri arrivano a meno di 24 ore dalla richiesta di soggiorno obbligato per Tonino D’Alì, il senatore di Forza Italia, candidato a sindaco di Trapani alle prossime elezioni amministrative.

Alla vigilia delle elezioni comunali, gli arresti scuotono il clima elettorale a Trapani. Ieri, il senatore D’Alì aveva deciso di abbandonare la campagna elettorale dopo la richiesta dell’Antimafia di Palermo di obbligo di soggiorno perché ritenuto dai pm «socialmente pericoloso».

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *