Trapianto di faccia dopo tentativo di suicidio: volto nuovo per Andy

Trapianto di faccia dopo tentativo di suicidio: volto nuovo per Andy

Andy Sandness è un ragazzo americano che oggi ha 31 anni ma che 10 anni fa ha tentato di togliersi la vita sparandosi in volto e sfigurando il suo viso. Per dieci anni ha sperato di poter ricominciare a vivere, di non doversi più nascondere per non spaventare i bambini e per non attirare l’attenzione dei curiosi che lo osservavano come se fosse un fenomeno da baraccone.

Adesso Andy può tranquillamente dire di essere un uomo nuovo grazie a quel viso che non è il suo, ma che gli permetterà di condurre una vita normale: l’uomo ha subìto un delicato intervento di trapianto di faccia eseguito da un team di dottori della Mayo Clinic, negli Stati Uniti, che per la prima volta hanno affrontato un’operazione di questo tipo nel loro centro.

«Per favore non lasciatemi morire» disse al suo amico poliziotto che lo soccorse. Da quel momento la sua vita è cambiata per sempre: è stato trasportato d’urgenza alla Mayo Clinic dove conobbe Samir Mardini, chirurgo plastico specializzato in ricostruzione facciale e che da allora non lo ha mai abbandonato.

Quando arrivò in ospedale le sue condizioni erano disperate: il suo volto non esisteva più, erano scomparsi naso e bocca, non vedeva più dall’occhio sinistro e gli erano rimasti solo due denti.

Dopo aver passato mesi attaccato a un respiratore e alimentato tramite macchinari, Mardini decise di iniziare l’opera di ricostruzione del suo volto utilizzando muscoli della gamba e dell’anca per cercare di ridare forma a quel volto devastato.

Ci sono volute otto operazioni in quattro mesi e mezzo prima che Andy potesse essere dimesso per tornare a Newcastle, nel Wyoming. La svolta è arrivata nel 2012, quando il dottor Mardini, che non si era mai dimenticato di lui, gli comunicò che alla Mayo Clinic stavano per lanciare un programma per il trapianto di faccia e non c’era candidato migliore di lui per sottoporsi all’operazione.

Dopo che i medici si sono esercitati per tre anni e mezzo sui cadaveri, l’opportunità per Andy è arrivata nel 2016, quando la sua strada si è incrociata con quella del suo donatore, Calen “Rudy” Ross, 21enne che aveva deciso di uccidersi sparandosi in seguito a una forte depressione.

Nel giugno del 2016, il team di medici è entrato in sala operatoria per eseguire un intervento durato in totale 56 ore: 24 per asportare il tessuto, le ossa e i nervi del donatore e 32 per impiantarli. Dopo l’operazione Andy, sfiorando il suo nuovo viso, ha capito che la vita gli aveva dato una seconda possibilità.

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