Trentino, precipita una cordata: due morti, grave un tredicenne

Trentino, precipita una cordata: due morti, grave un tredicenne

Due famiglie bresciane e due amici, nove persone in tutto sono rimasti vittime di un incidente in montagna, la cordata è precipitata causando due vittime, gli altri sono tutti feriti, tre in modo grave. Avrebbero dovuto raggiungere la cima Presanella.

La dinamica dell’incidente

Una delle nove persone che era nella prima delle tre cordate è caduta facendo scivolare gli altri. Due alpinisti sono morti sul colpo dopo un volo di duecento metri. Gli altri, feriti, sono stati ritrovati in diversi punti della parete e trasportati negli ospedali di Brescia, Trento e Bolzano. Tre sono in condizioni gravi. Tra questi il marito di una vittima e il loro figlio di 13 anni.

L’incidente è avvenuto poco dopo le 9.30. Si tratta di un gruppo della Valle Camonica. Gli alpinisti erano partiti questa mattina dal Rifugio Denza, divisi in tre cordate stavano risalendo la vetta quando all’improvviso, in prossimità della forcella Freshfield, a quota 3.200 metri, i primi due sono scivolati, coinvolgendo e trascinando gli altri nella caduta. Alcuni sono scivolati anche per circa 200 metri. Le due vittime sono state trasportate nella camera mortuaria nella vicina Vermiglio.

 

Quando gli uomini del soccorso alpino sono arrivati sul ghiacciaio a 3.200 metri di altezza si sono presi cura dei feriti ma nulla hanno potuto fare per le due vittime: Luciano Bertagna, 45 anni e Raffaela Zanotti, 41 anni, entrambi di Sale Maresino (il marito è ricoverato a Brescia, il figlio a Trento). Tutti feriti i componenti della seconda famiglia coinvolta: il marito di 45 anni (si trova all’ospedale di Bolzano in condizioni serie), la moglie di 37 anni e il figlio di 13 anni, a Trento.

Una delle vittime era amico di Max Biaggi

Luciano Bertagna, una delle due vittime era considerato un mito, per la mole di aneddoti che poteva raccontare: era amico di Max Biaggi e Loris Capirossi. Aveva iniziato a lavorare come operaio in una fabbrica metalmeccanica. Poi la passione per le due ruote l’aveva portato nel giro che conta ed era diventato meccanico appunto dei due campioni di motociclette. C’è una foto che lo ritrae con Max e altri meccanici mentre riscuote dal campione una banconota da 500 euro. Aveva scommesso che sarebbe riuscito a correre il chilometro sotto i quattro minuti. E aveva vinto. Sulle montagne è stato un fine settimana di sangue, anche lontano dall’Italia. Sempre ieri, infatti, nelle Alpi austriache sono morti cinque escursionisti tedeschi. Sabato in Trentino c’era stata un’altra vittima, Fabio Malfer, precipitato su un sentiero sul Vioz, sopra Peio. Nello stesso giorno un imprenditore bresciano, Marcello Rosa, è morto travolto dai massi caduti sulla parete del Gavia, in Valtellina.

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