Truffa milionaria ai danni dello Stato: 13,8 mln distratti, 19 arresti
Nelle prime ore del mattino, le Fiamme Gialle hanno arrestato 19 persone coinvolte in un’associazione a delinquere a Como. L’indagine, denominata “Casa di carta”, ha rivelato frodi ai danni dello Stato, con la creazione di società fittizie per ottenere finanziamenti tramite frodi fiscali. Il sodalizio criminale operava da un capannone a Cinisello Balsamo, coinvolgendo complicità in banche e agenzie finanziarie. Dopo un’accurata istruttoria, la Banca e Mediocredito Centrale concedevano finanziamenti garantiti fino al 80%, che venivano poi dirottati per spese personali, lasciando le società fittizie in difficoltà finanziarie. Le indagini hanno portato a misure cautelari e al sequestro di beni per un valore di 13,8 milioni di euro.
Operazione “Casa di Carta”: frodi ai danni dello Stato smascherate
Le Fiamme Gialle del Comando Provinciale di Como hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 19 persone, di cui 7 in carcere, 7 ai domiciliari e 5 con obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria. L’indagine, denominata “Casa di Carta”, ha svelato un’associazione a delinquere dedita alle frodi ai danni dello Stato, con attività illecite concentratesi in un capannone a Cinisello Balsamo.
Le indagini sono scaturite dalle operazioni finanziarie sospette condotte dagli amministratori di una società monzese, già coinvolti in procedimenti penali per condotte truffaldine. Grazie a osservazioni presso l’immobile brianzolo, i finanzieri hanno identificato i membri del sodalizio criminale e le loro reti di affari. Le indagini si sono concentrate sulle società coinvolte, sui bilanci e i conti correnti, portando alla luce un’operazione fraudolenta per ottenere finanziamenti garantiti dallo Stato.
Il modus operandi consisteva nell’inviare richieste di finanziamento garantito a istituti di credito, con la complicità di un’agenzia finanziaria monomandatario. Dopo un’approvazione fittizia, i fondi erano erogati e dirottati per fini personali, causando mancanze di liquidità e ritardi nei pagamenti. Il gruppo criminale metteva in atto varie tattiche per ingannare le banche e ottenere moratorie sui pagamenti.
Le indagini hanno coinvolto la Procura della Repubblica di Monza e quella di Brescia, che hanno coordinato le azioni dei Nuclei PEF di Como e Brescia. Il Tribunale di Monza ha disposto misure cautelari e sequestri per un profitto di 13,8 milioni di euro. Un’operazione che ha smascherato un ingegnoso piano fraudolento ai danni dello Stato.
Operazione “Casa di Carta” a Como e Monza
Le Fiamme Gialle del Comando Provinciale di Como hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 19 persone coinvolte in un’associazione criminale dedita alle frodi ai danni dello Stato. Le indagini, partite nel 2023, hanno rivelato un vero e proprio sodalizio criminale attivo nel settore delle frodi finanziarie, con base operativa a Cinisello Balsamo.
L’associazione aveva il compito di ottenere finanziamenti garantiti dallo Stato attraverso il Fondo di garanzia gestito da Mediocredito Centrale S.p.A. Il modus operandi prevedeva la presentazione di domande di finanziamento con la complicità di agenzie finanziarie, istruite per agevolare l’istruttoria bancaria. Dopo l’approvazione del finanziamento, i fondi venivano spostati per fini personali, conducendo alla mancanza di liquidità per onorare i pagamenti.
La Procura di Monza, in coordinamento con quella di Brescia, ha agito efficacemente per portare avanti le indagini, che hanno portato a misure cautelari personali e al sequestro di beni per un valore di 13,8 milioni di euro. Si è così conclusa un’operazione che ha smantellato un’organizzazione criminale dedita alle frodi finanziarie a danno dello Stato.
La collaborazione tra le autorità competenti ha permesso di individuare, indagare e perseguire i responsabili di queste attività illecite, garantendo che la giustizia venisse fatta e il denaro sottratto fosse recuperato. La presenza di controlli e indagini atte a scoprire simili fenomeni criminali è fondamentale per proteggere l’integrità del sistema finanziario e assicurare che le risorse pubbliche siano impiegate correttamente per il bene della collettività.
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