Trump accusato di corrompere testimoni impiegati nei processi
Un recente articolo dell’autorevole giornale d’inchiesta online Pro-Publica ha sollevato un sospetto che potrebbe avere gravi implicazioni giudiziarie per l’ex presidente degli Stati Uniti, Donald Trump. Secondo quanto riportato, diversi testimoni coinvolti nei procedimenti penali contro Trump avrebbero ricevuto benefici finanziari e lavorativi poco prima o subito dopo la loro testimonianza alle autorità. Questo tipo di condotta è considerato un crimine secondo la legge americana, anche se spesso è difficile provarlo.
In base all’inchiesta condotta da Pro-Publica, nove testimoni dei procedimenti penali contro Trump, che hanno lavorato o lavorano nella sua campagna elettorale, avrebbero ricevuto significativi benefici finanziari, come aumenti di stipendio, indennità di fine rapporto, nuovi posti di lavoro e persino azioni e contanti da una società di media di proprietà di Trump. Ad esempio, un assistente elettorale avrebbe visto raddoppiare il suo stipendio mensile da 26.000 a 53.500 dollari. Un altro dipendente avrebbe ricevuto un pacchetto di buonuscita da 2 milioni di dollari, che secondo l’inchiesta potrebbe averlo dissuaso dal collaborare con le autorità.
Altri casi riportati includono l’assunzione della figlia di un alto funzionario della campagna elettorale di Trump, che sarebbe diventata una dei dipendenti più pagati, e un assistente che ha ottenuto un posto nel consiglio di amministrazione della società di social media di Trump prima di testimoniare. Modifiche significative alla situazione lavorativa dei dipendenti, come bonus, aumenti salariali o promozioni, possono costituire prova di un reato se si ritiene che abbiano influenzato le testimonianze.
La questione in cui Trump si trova, sia come imputato che come datore di lavoro dei testimoni coinvolti nei procedimenti penali, non è considerata insolita. Tuttavia, gli avvocati solitamente consigliano di evitare di concedere benefici o penalità insoliti ai dipendenti chiamati a testimoniare, per evitare possibili danni alla credibilità durante i processi futuri. Nonostante il portavoce della campagna di Trump2024 abbia smentito qualsiasi accusa di comportamento scorretto, un avvocato di Trump ha minacciato di querelare ProPublica se l’articolo fosse stato pubblicato.
In conclusione, la situazione sollevata dall’inchiesta di Pro-Publica potrebbe avere conseguenze legali significative per Trump e coloro che lavorano per lui. L’accusa di influenzare i testimoni con benefici finanziari e lavorativi potrebbe alimentare ulteriori polemiche e indagini giudiziarie che potrebbero mettere a rischio la credibilità dell’ex presidente e delle persone coinvolte nei procedimenti penali.
Rispondendo alle accuse, un funzionario della campagna di Trump ha affermato che i benefici forniti ai testimoni erano dovuti a un aumento del lavoro durante la campagna o a nuove assunzioni, e che Trump non era coinvolto nelle decisioni salariali. Tuttavia, l’ombra del sospetto gravita sulla situazione e potrebbe gettare un’ombra su eventuali processi futuri.