Trump al Congresso: “Taglio delle tasse e nuovo Muslim ban”
Questa notte si è tenuto il tanto l’atteso primo discorso di Donald Trump davanti al Congresso. Nessuna grande correzione. Sono stati ribaditi i concetti guida già illustrati più volte, dal muro all’Obamacare “da smantellare”. Stranamente, stavolta, nessun insulto ai media o ai giudici e nessun commento sulla relazione con la Russia.
Il presidente ha avuto occasiopresentato la moglie Melania. Le parlamentari si sono presentate tutte vestite di bianco, in omaggio alla battaglia per i diritti delle donne. Trump ha illustrato ciò che ha definito “il rinnovamento dello spirito americano”. I punti analizzati riguardavano la sicurezza dei confini, il potenziamento delle forze armate, l’Obamacare, il lavoro e i rapporti con la Nato.
Trump ha attaccato il mandato di Barack Obama, da cui “ha ereditato”: “Novantaquattro milioni di persone escluse dalla forza lavoro, oltre 43 milioni vivono in povertà e oltre 43 milioni sopravvivono grazie ai buoni alimentari, i “food stamps”. Abbiamo la peggiore ripresa economica degli ultimi 65 anni”.
Il presidente-tycoon ha parlato di “nazionalismo economico”: posti di lavoro creati dalle grandi industrie, un piano di ridefinizione delle infrastrutture e dei trattati commerciali. Sostegno indiscusso agli alleati occidentali e alla Nato: “I nostri alleati dovranno, però, rispettare i loro impegni finanziari”.
Trump, oggi, potrebbe presentare il “Muslim ban 2.0”, una versione rivista del divieto momentaneo di accesso in America per gli abitanti delle sette nazioni a maggioranza musulmana.