Trump ci ripensa, licenzia Scaramucci dopo 11 giorni: troppo esuberante
È durato 11 giorni a capo della comunicazione per il presidente Donald Trump. Il finanziere di New York che il tycoon aveva voluto per veicolare il suo messaggio al posto di Sean Spicer. Il motivo sarebbe la sua troppa esuberanza e poca disciplina.
Modi e linguaggio inappropriati
Il presidente ha trovato «inappropriati» i commenti di Scaramucci e ha voluto sollevare il nuovo chief of staff, John Kelly, dal peso di quell’episodio, ha spiegato la Casa Bianca.
Trump lo aveva voluto nonostante il freno di Bannon e Priebus. Si fidava: The Mooch era amico dei figli, Donald Jr ma anche Ivanka e Jared vedevano di buon occhio quella new entry. Oltre al fatto che modo di fare e tono ricordavano talmente il presidente che subito si è guadagnato il nomignolo di ‘mini-me’.
Il suo momento era arrivato quando Spicer ha rassegnato le dimissioni in coincidenza con la sua nomina. L’esordio era stato buono: aveva promesso un rapporto migliore con i media che aveva poi salutato lanciando un bacio nella sala stampa. Subito il giro degli studi televisivi di Washington di programma in programma di tutti i principali network e tv via cavo.
L’episodio incriminato che ha fatto fuori Anthony Scaramucci
Nel corso di un’intervista Scaramucci è uscito dal seminato, ha superato il limite, anche per Donald Trump. Una invettiva senza freni contro Priebus e Bannon, a tratti particolarmente volgare, la minaccia di licenziare tutti in nome della guerra senza quartiere alle fughe di notizie, l’inaccortezza di ‘lasciare’ quella conversazione ‘on the record’ e Scaramucci è fuori. Lo ha voluto Trump, ma non solo. Prima ancora di entrare alla Casa Bianca, il nuovo capo dello staff, John Kelly, ha chiesto e ottenuto il licenziamento di Anthony Scaramucci, nominato direttore della comunicazione solo 11 giorni fa.
La nota ufficiale
Nel primo pomeriggio di ieri ecco la nota ufficiale: «Il signor Scaramucci ha ritenuto opportuno consentire al capo dello staff, John Kelly, di fare “tabula rasa” per costruire la sua squadra. Gli auguriamo tutto il meglio possibile». Ufficialmente, dunque, Scaramucci si è dimesso, esattamente come il portavoce Sean Spicer e Reince Priebus, il predecessore di Kelly. Ma, chiaramente, Anthony, proprio come gli altri due, è stato costretto a guadagnare da solo l’uscita, per evitare la mortificazione del licenziamento diretto.