Truppe Senegal al confine col Gambia: minaccia di invasione

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Truppe senegalesi al confine col Gambia. Il vecchio presidente non vuole effettuare il passaggio di consegne. Il Senegal minaccia l’invasione della nazione confinante se il presidente uscente Yahia Jammeh non consegnerà le dimissioni entro la mezzanotte.

L’ormai ex presidente Yahia Jammeh ha perso le elezioni lo scorso dicembre. Ora deve lasciare il posto al nuovo presidente Adama Barrow, che al momento si trova in Senegal. Salgono le pressioni dei senegalesi, che stanno effettuando un’avanzata armata verso il confine con il Gambia.

Il presidente uscente dovrà lasciare il posto domani, ma rifiuta di accettare l’esito del voto, proclamando, nella giornata di ieri, uno stato d’emergenza di 90 giorni. L’Organizzazione degli stati dell’Africa occidentale (Ecowas) ha minacciato l’intervento armato se non effettuerà il passaggio di consegne. Nel frattempo, il parlamento del Gambia ha prolungato il mandato del presidente di tre mesi, causando pericolosi malumori.

Avvertito il pericolo, in migliaia stanno già lasciando il paese via terra, altri invece stanno cercando dei voli civili per scappare in aereo. Il vice presidente del Gambia, Halifa Sallah, dichiara: “Ci sentiamo sicuri, perché il nostro consenso é chiaro, non abbiamo nulla da temere, siamo ancora in Gambia e non andiamo da nessuna parte”.

Nell’Ecowas (formata da Senegal, Nigeria, Mali, Togo e Ghana) si è subito resa disponibile la Nigeria, che ha messo in stato di allerta le truppe e gli aerei da combattimento. “Dimissioni immediate” è l’ultimatum. Dimissioni entro la mezzanotte locale.

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