Tumore al polmone, trovato il modo per bloccarne la crescita

Tumore al polmone, trovato il modo per bloccarne la crescita

Una scoperta rivoluzionaria nella lotta contro il tumore al polmone. Questo tipo di cancro può essere diagnosticato con un semplice esame del sangue. Questo grazie alla scoperta delle cellule staminali tumorali responsabili della crescita dello sviluppo di questa aggressiva forma di cancro. Ma anche della diffusione all’interno dell’organismo attraverso le metastasi.

Vittime del tumore al polmone

Il tumore al polmone è spesso definito il “big Killer” per il numero di malati colpiti ogni anno, circa 41mila solo in Italia. La ricerca,  coordinato da Rita Mancini del Dipartimento di Medicina Clinica Molecolare della Sapienza Università di Roma, ha scoperto un nuovo meccanismo attraverso il quale le staminali dei tumori polmonari si diffondono.
Si tratta cioè della possibilità di bloccare la crescita delle staminali mediante l’uso di piccole molecole capaci di inibire un enzima, SCD1, importante per la sopravvivenza delle staminali tumorali stesse.

L’obiettivo primario della lotta contro il cancro è quello di colpire i meccanismi che regolano la vitalità delle staminali tumorali. Il fine è quello di bloccare la crescita dei tumori nella loro fase iniziale. Recentemente un team di ricercatori australiani ha messo a punto un farmaco in grado di sciogliere il tumore al polmone, evitando così i cicli di chemioterapia.

 

I test

Al momento i risultati degli esperimenti in vitro risultano incoraggianti, ma i ricercatori si stanno già attivando per test più complessi, con la speranza di poter passare al più presto alla fase clinica, ovvero al trattamento diretto sui pazienti.

Del resto, inibitori per l’enzima SCD1 nell’uomo sono già disponibili; ora serve solo trovare un modo per farli operare correttamente nel contrasto diretto al cancro al polmone. Una terapia basata sull’inibizione dell’enzima SCD1 non rappresenta una speranza per il solo cancro al polmone. Si ipotizza infatti che esso possa essere coinvolto anche nella proliferazione di altre neoplasie.

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