Tusk rieletto presidente del consiglio europeo: la Polonia protesta
Donald Tusk riconfermato presidente del consiglio europeo. L’ex premier polacco non è stato ri-eletto con la completa unanimità. Ventisette voti favorevoli, uno contro, quello della Polonia. La nazione di origine di Tusk si è opposta fino all’ultimo, proponendo Jacek Saryusz-Wolski come candidato alternativo. L’attuale premier polacca Beata Szydlo aveva dichiarato: “Nulla può essere deciso senza il nostro consenso”. Ma il dissenso dello stato polacco non basterà per fermare la conferma di Tusk.
La decisione, infatti, verrà comunque adottata, ma esplicitando la nota di dissenso della Polonia. Si prevedono attriti tra Varsavia e l’Ue. Tusk ha previsto l’allarme ed ha invitato il proprio paese a non abbandonare l’Unione europea: “Fate attenzione a non tagliare i ponti. Una volta tagliati, non potrete più attraversarli”.
Il Partito popolare europeo aveva reso noto quanto fosse importante la rielezione di Tusk alla presidenza: “La sua rielezione per noi è fondamentale. Mi fa piacere continuare a lavorare insieme a lui”, aveva detto Juncker.
La portavoce della premier polacca ha lanciato l’allarme: “La rielezione di Tusk mette a rischio l’unità dell’Unione europea, dovremmo chiederci se la Ue potrà restare unita o se questa situazione non ci condurrà a una realtà in cui gli Stati membri avranno poco da dirsi”.
Il politico al centro della polemica ammette tramite un tweet che la propria rielezione sia stata un ‘paradosso’: “Nel mio secondo mandato farò di tutto per creare un’Unione europea migliore e più unita, ma riconosco che la mia rielezione è stata un paradosso”.